EL MOMENTO PERFECTO
«Are you sure?», la voz de la chica masticando consonantes y tragándose vocales le sonaba a gloria en los oídos. Él hizo un gesto de «OK»levantando el pulgar. Antes de proseguir se quitó la camiseta y se sacó la selfiesubido sobre el parapeto del puente, con las colinas que lo enmarcaban detrás. Se veía enorme, gigante. Ese era el momento perfecto, irrepetible.
«Are you sure?», volvió a gritar ella.
El terror se le dibujaba en los ojos celestes aguachentos y él leía la admiración hacia su hazaña, Como un pavo real en primavera desplegaba la cola de mil colores y sus pectorales desnudos, torneados a fuerza de gimnasio, que se alzaban con cada respiro. La había conquistado, ella era el trofeo.
A sus pies, el agua quieta, mansa, marrón, lo esperaba como una sábana de seda con destellos dorados. Se puso de espaldas, con la mirada dirigida hacia el verde de los árboles recortado contra el azul intenso del cielo.
«Are you sure?»
Volvió a oír el grito mientras volaba desde lo alto del puente, magnífico, valiente, eterno.
Fue lo último que oyó con claridad antes del burbujeo. El Arno, con gesto materno, lo abrazó en la seda marrón de sus aguas, lo envolvió, lo arropó y ya no lo dejó emerger. Prefirió cobijarlo en su seno.
IL MOMENTO PERFETTO
«Are you sure?», la voce della ragazza che masticava le consonanti e inghiottiva le vocali era come musica per le sue orecchie. Lui fece “OK” alzando il pollice. Prima di continuare si tolse la maglietta e si scattò un selfie in piedi sul parapetto del ponte, con le colline, dietro, a fare da cornice. Era enorme, gigante. Quello era il momento perfetto, irripetibile.
«Are you sure?», gridò lei di nuovo.
Nei suoi occhi azzurri liquidi era dipinta la paura e lui ci leggeva l’ammirazione per la sua impresa. Come un pavone in primavera apriva la coda di mille colori e i pettorali nudi, torniti a forza di palestra, che si alzavano ad ogni respiro. L’aveva conquistata, lei era il trofeo.
Ai suoi piedi, l’acqua calma, mite, marrone, lo attendeva come un lenzuolo di seta con bagliori dorati. Si mise di spalle, con lo sguardo al verde degli alberi stagliato contro l’azzurro intenso del cielo.
«Are you sure?»
Sentì di nuovo il grido mentre volava dall’alto del ponte, magnifico, intrepido, eterno.
Fu l’ultima cosa che udì chiaramente prima del gorgoglio. L’Arno, con gesto materno, lo abbracciò nella seta marrone della sua acqua, lo avvolse, lo ricoprì e non lo lasciò riemergere. Preferì cullarlo nel suo seno.
Andrea Zurlo®
(Microrrelato inspirado en Arte Callejero – publicados en la revista EsFlorencia)
Traduzione Maddalena Zancato
Nata a Rosario, Argentina, dove si è laureata come traduttrice, vive e lavora in Italia. Narratrice e sceneggiatrice, è membro di diverse associazioni internazionali di scrittori.
Il suo romanzo El Sendero de Dante è stato pubblicato da Editorial Jirones de Azul, Siviglia, Spagna, nel 2007
I suoi racconti sono stati pubblicati in antologie in Spagna, America Latina e Italia e anche in numerose riviste letterarie.
Il suo ultimo romanzo El reposo de la tierra durante el invierno è stato uno dei dieci finalisti del premio Planeta 2016 (Barcellona, Spagna) e pubblicato nel 2018 da Trabalis Editores, Puerto Rico.
Ha scritto la sceneggiatura del film El Altillo, diretto da José Vallejos, che è stato selezionato e proiettato al Sitges International Film Festival 2017.
http://andreazurlo.wixsite.com/andreazurlo