Un uragano gentile

Molto presto di mattina, i libri si alzarono in volo. E lui sparò.
Amava quel tipo di caccia. Inseguiva a lungo i libri come se fossero prede in fuga. Fiutava come un cane addestrato la presenza di un libro. Poi, dopo la cattura, calava il silenzio. E i suoi occhi fuggivano via. Mi sono così abituato, diceva, all’ingratitudine della gente, che non saprei più farne a meno. Anche per questo andava a caccia di libri. Davano valore alle sue sconfitte. E lui ci teneva alle sue sconfitte. Si potrebbe dire che se ne vantava. Quella stessa mattina, alzò la testa.
Guardò l’orizzonte. Sta arrivando il maltempo, disse.
E quello non sarebbe stato un uragano gentile.

©Davide Marchetta

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