Duemila e ottocento (quasi una ballata) di Nicoletta Vallorani
Per Lea Garofalo
Si riprende lo spazio, questa cenere.
E non mi viene facile capire: la polvere che si alza ora, finalmente senza dolore, è quel che resta di me.
Notte di stelle, anche se le nuvole le nascondono. Io so che ci sono, però. Sapevo guardarle e contarle e impararne i nomi. ...