Auguri allora
al bimbo che nasce
senza sapere di essere dio
a tutti i bimbi quindi
all’amore da cui vengono
e che è a loro dovuto
Auguri
alla rabbia di ogni Erode
le cui le corone pesano
e vacillano
sotto la sabbia del tempo
Auguri ai pastori
che dormivano
eppure quella notte
era per loro che faticavano
per cui ogni cosa
fu illuminata
Auguri ai Magi
che compresero
l’amor del cielo
e quell’amore
si fece viaggio
Auguri a Maria e Giuseppe
che si scelsero sbagliati
agli occhi del mondo
che vedono ciò che vogliono
Auguri a noi
alle diversità/ai dolori
alle solitudini e agli sbagli
alla nostra fragile umanità
e agli attimi di infinito
che sappiamo catturare
©Anna Martinenghi