Peccato che sia un vizio

È  USCITO IERI IL NUOVO LIBRO DI VIVIANA GABRINI

Una raccolta di racconti che tolgono agli esseri umani le maschere con le quali convivono. Con la sua scrittura dissacrante e limpida, Viviana Gabrini, racconta da sempre piccoli, grandi mondi. E lo fa con maestria.

B.G.
 

“Come spiegare che la mia decisione non era frutto di una scelta ma piuttosto di una non-scelta? La stessa non-scelta che dodici anni prima mi aveva portato a vivere sulla base orbitante.
«Ma sì – mi ero detto all’inizio – magari rimango qualche mese e poi decido». I mesi si erano susseguiti, affastellandosi gli uni agli altri fino a diventare anni. Anni spesi in un lavoro monotono e seriale che non amavo particolarmente, attorniato da colleghi che solo in parte riuscivo a trovare gradevoli. A volte, mi pareva di subirli.
Anche la donna che se ne era appena andata dal mio appartamento, anche lei, spesso, mi sembrava di subirla. In fondo era stata lei a scegliermi, quattro anni prima, durante una festa aziendale.
Non avevo mai capito che cosa l’avesse spinta verso l’orso spelacchiato e sonnecchiante che ero, ma avevo accettato la sua presenza più per incapacità a dire di no che per reale interesse.”

 

Da Peccato che sia un vizio, Prospero editore

In copertina un’opera di Cristina Zachetti
 
Post dedicato a Sua Maestà Imperiale: Ophelia

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