Fece scattare la penna come se fosse il grilletto di una pistola. Poi,la puntò alla tempia di lei. Ma lei non c’era. Se n’era già andata via da chissà quanto tempo. Ecco, gran parte delle sue giornate le trascorreva così, aspettandola. D’altra parte, nella sua vita non c’era mai stato spazio per tutti gli altri. E lui aveva ancora la strana (e molesta) sensibilità dei falliti. Voglio morire, diceva. Non voglio morire, diceva poi. Dio, come nutriva l’inconsapevolezza di sé.
Non ho fatto niente, diceva. Ho solo camminato: non sapevo da dove venivo, né dove stavo andando. Aveva fatto esplodere, come un terrorista dell’esistenza, il senso di colpa in un appartamento.
©Davide Marchetta