G. G. Marquez, Cent’anni di solitudine
(liberamente tratto)
ARIETE: Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, sognate che in quel luogo sorgeva una città rumorosa piena di case con pareti di specchio. Tornate ad abbandonarvi a lei con l’impeto dell’adolescenza. Ci devono essere perfino i serpenti.
TORO: Che strani sono gli uomini. Passano la vita a combattere contro i preti e regalano libri di preghiere. È naturale che in agosto piova. Non state aspettando altro che la pioggia smetta.
GEMELLI: Questa era l’unica baggianata che vi mancava. Fate ancora in tempo a non sfigurare. Immergetevi di nuovo nel trantran dei galli.
CANCRO: Siete disposti ad affrontare un sacrificio molto più duro delle lezioni di clavicenbalo. Il calamaio che mettete a destra riappare a sinistra.
LEONE: Dignità e dominio di voi vi mettono in salvo. Fate cose diverse da quelle che annunciate. Tanti coltelli e cucchiai non sono roba da cristiani.
VERGINE: Vi hanno tolto la dolcezza dalla voce e vi hanno resi silenziosi e definitivamente solitari. Solitari e spaventati durante la peste dell’insonnia. Avete la rara virtù di non esistere completamente se non nel momento opportuno.
BILANCIA: Vi trasformate in una enorme bestia da lavoro. Nessuno si accorgerà di voi finché non mangerete il primo casco di banane. Portate buone notizie con impeto.
SCORPIONE: Combattete la guerra triste dell’umiliazione quotidiana. Sta per venire qualcuno. E chiunque sia, è già in cammino.
SAGITTARIO: Non avete fatto i calcoli su quel tiro birbone del vostro incorreggibile destino. Regolate il vostro passo con quello dei novizi e a voi le regine laveranno i piatti.
CAPRICORNO: In una baldoria fragorosa che dura venti giorni trascinate una coperta e masticate una collera sorda. Tuttavia siete felici sapendo che la gente è felice a letto.
ACQUARIO: Cominciate un mattino come un monotono bordone di una chitarra. Il tempo e le esperienze non sono servite a nulla. Non riuscite a sterilizzare i ricordi. Ogni volta che passate davanti alla vostra casa notate i progressi della distruzione. Dio vi sta ascoltando.
PESCI: Il vecchio libraio vi sollecita con una certa malignità soltanto perché possiate cercarvi per i labirinti più intricati del sangue. Perché le stirpi condannate a cent’anni di solitudine non hanno una seconda opportunità sulla terra.
© Alessandro Morbidelli