“Ad ogni tua parola
segue la macchia del pentimento.
Poi abbandoni la scena e
fai del silenzio uno straccio
a ripulire l’aria.”
È un’invenzione furba, lo straccio che ripulisce, cancella, azzera macchie, tracce, impronte e ogni possibile versamento di vita. Lui assorbe gli errori, strofina via le mancanze, tira a lucido gli sgarri cercando di restituire al giorno una faccia da “ bravo ragazzo”. Il problema è che non tutta la sporcizia è cattiva, non tutte le macchie meritano eterno esilio. Esiste anche lo sporco buono da conservare, quello che sta lì a ricordarci la nostra umana imperfezione fatta di guasti, ammacchi e aloni talvolta indelebili. Lo sporco buono determina la verità di ognuno, impedire che lo straccio se lo porti via è un atto di giustizia verso noi stessi.
© Elena Mearini, 2016