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Squillava il telefono. Di nuovo.Era l’agente immobiliare. Di nuovo.Bruno, detto Toccodimanzo, abbreviato in Manzo. Sebbene Nina sospettasse che quel riferimento le fosse sbocciato in testa a causa della perenne dieta dimagrante alla quale si sottoponeva, la genesi diquel soprannome partiva ufficialmente da un notevole paio di occhi azzurri. La fameleggi »

Non so quante introduzioni ho abbozzato per questa recensione ma, alla fine e forse sbagliando, ho optato per una domanda. Una domanda che è nata spontaneamente dall’osservazione e dall’ascolto: è mai esistita un’età dell’oro? Probabilmente no, anche se, almeno per quanto mi riguarda, è quella che riconosciamo solo quando èleggi »

Può capitare che il giorno diventi sera, che il battito del cuore diventi passo lento, che la stanchezza diventi una pialla limata a filo, passata sui giorni, a consumare. Può capitare di spendere tutto o risparmiare anche i sorrisi; di grattare via qualcuno dalla tua pelle come la ruggine. Dileggi »

«Presidente, io non so come…»«Sì, ho saputo. Lo ha fatto di nuovo. Ho già letto i quotidiani. Lui dov’è adesso?»«È nei suoi alloggi, ha fatto colazione e sta… meditando, credo.»«Ho capito.»«Presidente, io davvero non so cosa dire, ma credo che dovrebbe… che lei Presidente dovrebbe, magari, parlare con Lui. Stavoltaleggi »

Da sempre ho intravisto il mondo di fuori, sbirciandolo tra le dita, nascosta dietro la tenda di broccato. Ero Piccolemembra in un pigiama giallo, catturavo pezzi di vita tra le ciglia, perchè tutta intera era troppa.Continuo ancora a osservare obliquamenteapro l’otturatore, inclino l’ obiettivo,sistemo uno schermo difettatotra me e laleggi »

La morte apriva ogni porta. O le chiudeva tutte. La morte era comoda. Era come un cadavere che si fa la doccia. Ora lui sentiva di voler restare fra i morti. Era pronto. E decise di annunciarlo a se stesso. Così, mentre ringraziava sempre chi non doveva ringraziare, ci prendevaleggi »

Ci sono immagini che non ho scattato loro abbracciati per strada la ragazza appoggiata alla notte i satelliti che sembrano stelle il buio intorno Ci sono cose che non ho scritto il loro addio inventato la sua stanchezza dopo il lavoro le anime che vanno in cielo il negativo fotograficoleggi »

– Hai sentito? – No. – Ce n’è stata un’altra. – Io non ho sentito niente. – Ho sentito una vibrazione. – Io no. – Davvero? Ah! – Che c’è? – La schiena. Anche se non mi muovo, continua a farmi male. – Lo so. Cerca di non pensarci. –leggi »

Posta in arrivo.Sorrido nello scorgere il mittente; doppio click del mouse e la bustina si apre sotto i miei occhi: Mio carissimo Chuck.Compiaciuto, leggo il breve messaggio.Compiaciuto, smisto la lettera nella cartella Dona Flor, da anni la più fedele e tenace delle mie lettrici.Alta, sdutta, chioma corvina e fianchi svelti.leggi »

Io ti benedico tu che bussi alla mia porta con una canzone per piangere e un film per ridere Benedico te che risolvi drammi con la pasta al forno scacci i demoni chiamandoli con il loro nome offri fazzoletti di carta per il moccio asciughi per terra raccogli i coccileggi »