myblog (Page 4)

Spesso si commette l’errore di pensare che il progresso tecnico sia una discriminante evolutiva. La cruda verità è che il progresso ha dato comodità, ha allungato la vita (almeno a quelli che hanno disponibilità di denaro o che vivono nel mondo occidentale), ha ampliato le frontiere della conoscenza, ma l’umanitàleggi »

Un giorno si sarebbe guardato allo specchio e avrebbe capito che la sua realtà non somigliava alla realtà. Adesso mi scoprono, diceva. Certe mattine – ma anche certe notti, se è per questo – si decomponeva con indolenza. Intanto, si raccontava un sacco di balle. La libertà, lo faceva andareleggi »

Il Papa ha un ufficio stampa che cura la sua pagina social su X, ovvero, ciò che abbiamo sempre conosciuto come Twitter e infatti nelle informazioni di profilo troviamo scritto “Benvenuti alla paginaTwitter ufficiale di Sua Santità”. “Alla Pagina”. Non mi piace moltissimo, ma non stiamo qui a tagliar laleggi »

Alle tazze mi affeziono ai maglioni che mi invecchiano addosso m’innamora la sbeccatura del tempo i jeans lisi sulle cosce i volti che invecchiano intorno a bambini che continuo a riconoscere Alle piazze mi affeziono al loro abbraccio docile a certi angoli netti all’acciottolato levigato ai brutti cambiamenti al mioleggi »

Sono una che non piange mai per un’emozione. Di dolore sì, quello fisico, come mi pungi con un ago mi butto sotto un tavolo e invoco pietà. Ho la soglia del dolore di un ustionato, costantemente terrorizzata all’idea che qualcuno possa infierire su di me. Però non mi commuovo, seleggi »

Non faceva che studiare il tempo della disfatta. Della sua disfatta.Aveva anche organizzato una raccolta di firme per protestare contro la sua presenza nel mondo. Il fatto è che stava studiando la lingua dell’addio. E considerava che solo se rimaneva dietro le quinte era un grande attore. Respirava l’anima dellaleggi »

Fatevi raccontare la vita dai poeti ma lasciate che ve la insegnino benzinai e muratori le cameriere degli hotel al piano le segretarie dei segreti i marinai delle porta container i turnisti della notte e tutti quelli che di vita sono sporchi d’orizzonti densi Fatevi raccontare la vita dai poetileggi »

La vetrina del negozio le restituì un’immagine che la rinfrancò: il ciuffo biondo platino scendeva ordinato e compatto a coprirle la fronte, mentre gli occhiali scuri le davano un’aria vagamente misteriosa e aiutavano a celare quelle antipatiche rughette che le appannavano lo sguardo.La figura era solo leggermente appesantita dagli annileggi »

Pagine nere, diceva, non vedo che pagine nere. Per lui il mondo era più un’intuizione lirica che una riflessione. Al ristorante, in chiesa, a una mostra, o all’università, sentiva di partecipare a unarecita patetica. In mezzo agli altri, come un atleta fuori allenamento, aveva il fiato corto. Stai zitto, dicevaleggi »

Forse la tua morte è il parto di un giorno nuovo e ora la tua anima bella ha gli occhi di una bimba africana i petali di un’orchidea di crudele bellezza l’acqua del fiume che non torna Forse le tue carezze sono altri modi di stare bene hanno il coloreleggi »