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Benedetta la tenerezza che non ci concediamo intransigenti obbligandoci a un tribunale di sola condanna Benedetto il momento in cui la pelle si strappa e ci ribelliamo a noi stessi sventolando bandiera bianca Solo arrendendoci al giudice che abbiamo dentro possiamo chiedere aiuto e donarlo possiamo riconoscere la solidarietà eleggi »

Buongiorno, avete cappelli per uomini senza testa? Sì, signore, buongiorno a lei. Tutti i cappelli che vede esposti sono per uomini senza testa. Ma com’è possibile? Com’è possibile cosa, signore? Che si vendano cappelli per uomini senza testa? Mi meraviglierei del contrario, signore. Guardi che i cappelli per uomini conleggi »

Ci stava questo personaggio che esplodeva fuori dalla sua carne di attore e gli mangiava la scena della vita. Avevamo cose in comune: due cognomi strani per i quali essere presi in giro, l’inadeguatezza attaccata alla pelle come compagna molesta, l’autoironia come un salvagente tascabile al quale aggrapparsi.L’ho cercato perleggi »

Lo stringo sul seno. I denti umidi, il naso piccolo e secco.Gli accarezzo il capo. Inspiro un odore diverso da quello degli altri gatti, ma simile a quello di Edmund. Non ho mai capito perché sapesse di lepre, paglia e vento nei campi. Perché emanasse una scia lieve di concimeleggi »

Buongiorno, vorrei denunciare la scomparsa di un mio personaggio.Da dove è scomparso?Dal romanzo che sto scrivendo.Ha un nome, questo personaggio?Sì, si chiama come me.Un alter ego, allora.Se mi consente, direi semplicemente: un ego.E da quanto è sparito?Più o meno dal primo capitolo. Devo preoccuparmi?Mah, di solito, quando fanno perdere leleggi »

La proposta musicale di oggi farà felici gli amanti del sassofono e delle calde ed evocative atmosfere che le sue note ricreano. Se poi a firmare l’album è Claudio Giambruno e i suoi compagni di viaggio sono il pianista Andrea Rea, il contrabbassista Dario Rosciglione e il batterista Amedeo Arianoleggi »

È buio, qui. E c’è un sacco di silenzio, adesso. Prima, no. Prima c’erano tutti quei rumori, e quegli urli. Mi davano fastidio, quegli urli. Mi rintronavano nella testa, anche se mettevo le mani sulle orecchie. Ho provato a dirgli di smettere, ci ho provato, ma non è servito aleggi »

L’irruzione in scena di Treplev “col fucile e un gabbiano ucciso” interrompe i pensieri a voce alta di Nina. Treplev: […] ho commesso oggi la vita di uccidere questo gabbiano. Lo depongo ai tuoi piedi. Nina: Che hai? (Alza il gabbiano e lo guarda) Treplev (dopo una pausa): Allo stessoleggi »