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Il 2023 sta scivolando via e quando leggerete queste righe avrà definitivamente lasciato il posto al 2024. Un momento di pausa che mi permette di dedicarmi all’ascolto di quei dischi che la frenesia della quotidianità mi ha costretto a lasciare da parte. Per fortuna la Musica non ha una dataleggi »

Non ha più colore il ramo vestito di vetro che cede muto, sfibrato. E le gemme, come paralisi, non sanno di esserci; scavano dimore in abbracci bendati di ghiaccio, marcano di ombre il fango stantio e calpestato. Non aspettano, non credono, non sanno. Allo stesso modo io, vuota, aspetto nulla,leggi »

Il chiocciare di chicchere mattutine l’inverno fuori la tenda della pioggia la schiena dritta dei piatti Riposano i cristalli dopo i brindisi delle notti nudi gli abeti di plastica nella luce che resta Gli abbracci sbeccati del quotidiano non sono meno preziosi di quelli delle feste Chissàper quale stradafecero ritornoileggi »

Il vecchio distratto non si è accorto di essere finalmente non più solo, come direbbe il suo amico tedesco Peter. Ora è uno con molti, uno con tanti, come gli ripete il suo socio gallese Dylan. Va a passeggio con Jacques tra i filari d’alberi di viale des Gobelins, eleggi »

– Buon Natale, mia cara, è passata una vita ma sei affascinante come un tempo. – Vecchio adulatore, il tempo ha fatto i suoi danni eccome. Tu, piuttosto: il successo ti ha cambiato. – Successo… a volte sopravvalutiamo questa parola. – Sei il numero 1 degli influencer e lo saileggi »

La luce della divinità mi distrae. L’ho scongiurata di non accecarmi. Ho bisogno del buio. Ma il suo alone ètroppo luminoso e mi distoglie dalla ricerca del nulla.L’ho pregata di proteggermi dal suo bagliore: in piedi, in ginocchio, a mani giunte, a braccia aperte. Niente.Sembra non ascoltarmi.In verità vorrei rinunciareleggi »

Qualche volta potrei anche ignorare il maltolto, ma non posso non chiedermi chi è che decide come e quando dev’essere fatto del male a Davide. L’ipocrita parola, si sa, scatena disastri d’incomprensione. Il mondo piagato esiste e resiste, senza che nessuno si occupi di curarlo. Quello che mi spaventa èleggi »

Ho buttato le scarpe, ma non il cammino fatto, quello è risalito lungo il tronco si è fermato tra il cuore e il polmone. Sia che respiri, sia che il muscolo pompi vita, ricordo ogni cosa conservata nella memoria periferica dei piedi. Ma ho buttato le scarpeperchè il passatonon sileggi »

Auguri allora al bimbo che nasce senza sapere di essere dio a tutti i bimbi quindi all’amore da cui vengono e che è a loro dovuto Auguri alla rabbia di ogni Erode le cui le corone pesano e vacillano sotto la sabbia del tempo Auguri ai pastori che dormivano eppureleggi »