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Quand’ero piccolo chiedevo spesso ai miei quand’è che mi sarebbero arrivati i superpoteri tanto desiderati. Mi veniva una tale rabbia: Perché non divento l’Uomo Ragno? Quando sarò Lanterna Verde? E la mia vista ai raggi x? Finché non ho scoperto (sarò stato poco più di un ragazzino) che io illeggi »

Foto di eko pramono da Pixabay

Quando mamma ha chiuso la porta mi sembrava proprio buio buio, dovevo stare ferma per non sbattere contro le cose e non rompere niente e farmi male. Poi, piano piano gli occhi si abituano e incomincio a vederci almeno un po’. La striscia di luce che passa da sotto laleggi »

Sono stata educata per un mondo che non riconosco sono stata consegnata sul pianeta sbagliato Ciò in cui credo ha perso il suo valore se le persone vengono dopo ogni profitto se diciamo di fare pace con bracciate d’armi se chiudiamo fabbriche che funzionano se ammaliamo la terra madre seleggi »

Luisa, te lo ripeto: il tuo numero va subito dopo quello di Dumbo. Oh, Gesù. Non puoi chiedermi di andare in pista dopo l’attrazione principale del nostro circo. Manolo, ti prego, ripensaci. Lo so, non voglio mettere in discussione le tue decisioni, però.Io pensavo di farti un piacere, Luisa. Maleggi »

La voce è forse lo strumento più bello che è stato donato all’uomo. Nessun altro essere vivente ha, infatti, la possibilità di articolare e condividere i suoi pensieri e le sue emozioni. Musicalmente parlando è il più atavico tra gli strumenti pensiamo, per esempio, ai cries e ai calls cheleggi »

Esiodo nella sua Teogonia descriveva Eros come dio creatore nato dal Kaos primordiale e a distanza di oltre 2700 anni è veramente difficile pensare il contrario. Forza creatrice, forza distruttrice, forza dirompente sono solo alcuni degli aspetti che Eros mostra all’umanità da sempre e che mostrerà fino alla fine. Eleggi »

Noi gente col guscio lumachine tartarughe paguri bernardi difendiamo fragilità con scudi di cartone casette di paglia coperte tirate fin sopra la faccia proteggiamo il mondo dalle paure che conosciamo Le nostre guerre contro i mulini a vento le abbiamo perse tutte con grande gioia ©Anna Martinenghi©Viviana Gabrini podcastleggi »

A quanto pare, lei non s’è accorto di nulla. Le dico di no, non vorrei insistere, ma. Solo dopo la sepoltura, dice? Solo dopo. A tumulazione avvenuta. E i funerali? Niente. E le lacrime? Il dolore di chi è restato? Niente. Come se dormisse? Come se dormissi. Forse ha sognatoleggi »

Mi dispiace tanto, non l’ho fatto apposta, davvero. Ero ubriaco, chiaro. Era il mio compleanno, la giornata era quasi finita e non avevo festeggiato un cazzo. Ero lì da solo, a guardarmi intorno senza vedere e a cercare di non pensare. Ma l’occhiata di disprezzo di Linda che usciva sbattendoleggi »

Quando si parla o si scrive di musica è giusto non dimenticare il ruolo culturale che svolgono le piccole / grandi etichette. Se nella società il rock nelle sue diverse forme può definirsi vivo e vegeto è perché ci sono persone illuminate che investono negli artisti prima ancora che neileggi »