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La grande quercia In cucina l’aria profumava del pane cotto al mattino. Lucia scrostava le pentole dagli avanzi rappresi. Agata era seduta a penzoloni sul tavolo. «Nonna?» «Che c’è?» «Tu e il nonno vi volete bene?» Lucia sorrise. Strofinava la retina di metallo sul fondo della pentola. «Nonna?» la richiamòleggi »

Una lezione d’amore «Luca, vieni con me. Ti faccio vedere una cosa.» «Va bene nonno, però sbrighiamoci, devo studiare.» «Metti il giubbino.» «Dove andiamo?» «Qua fuori.» «Fuori?» «Nell’orto.» «Ma fa freddo, cosa dobbiamo vedere?» «Seguimi.» «Ok!» sbuffò Luca. «Li vedi?» «Cosa?» «Laggiù, oltre il muro a secco.» «Da dove sonoleggi »

Catene invisibili In un angolo della stanza, Paola annota su un taccuino il numero di passi che dividono la camera da letto dalla porta d’ingresso. «Tredici» sussurra con voce affilata. Segna con espressione sicura come se avesse ottenuto un risultato importante. Otto i passi fino al salotto. Dieci quelli finoleggi »

È sabato pomeriggio. Fuori fa caldo, ma non troppo. Lucia attraversa paesi legati gli uni agli altri. Costeggia distese di ulivi secolari, di papaveri danzanti, di spighe dorate che puntano verso il cielo. Non ricorda più il nome degli appezzamenti separati dai muretti a secco, né della masseria fortificata diventataleggi »