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La schiena della notte Sul comodino silenzio di libri-non-letti sciami di sogni fuori dai cassetti Se li dimentichi si aggrappano alla schiena della notte pesci d’argento sul dorso di una balena buia Ma noi li chiamiamo stelle © Anna Martinenghileggi »

La storia di Alice nell’ombra  l’ho già raccontata qui, quindi non vi tedierò oltre. Se volete potete leggere l’incipit del romanzo pubblicato su Satisfiction e ringrazio Gian Paolo Serino per averlo ospitato e Paolo Melissi per averne scritto. Ringrazio Stefania Morgante per la bellissima illustrazione. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in questo libro anni fa, in Frassinelli, e ringrazio Evaleggi »

Studio da clown Studio da clown Niente è più serio che rubare un sorriso Tengo il tempo di pensieri stupendi da afferrare col retino Niente è più intelligente della cosa sbagliata al momento giusto. Rompo il guscio della logica, strapazzo la realtà Niente è più divertente di ciò che sorprende.leggi »

La donna con la testa piena di nuvole Mi chiedo come facciano gli altri a sopportare il peso di certi pensieri.  Li impacchetto tutti e li spedirò al mittente – a suo carico naturalmente – Cambio l’aria in questa vecchia testa stanca, lascio che si riempia di nuvole fino aleggi »

Vicino a zero Solo un grado vicino allo zero tutti gli altri scivolati nelle scatole delle stagioni fra le maglie di lino e la nudità dei sandali in tutto il caldo che faceva La misura della solitudine è fredda, non è facile risalire quando ci si sente “uno” vicino alloleggi »

La valigia del ritorno La valigia del ritorno porta il peso del viaggio. Dentro un tempo stropicciato nella busta di ricordi sporchi. Le parole come un parto sulle cartoline che nessuno ha scritto. Retro visioni nello specchio gambe di pioppi fuggono sulla strada del rientro. L’occhio indovina la pelle delleleggi »

SEDICI/16 La fine del ciclo sé/dici. Da domani si riprenderà con la nuova scrittura: quella di un nuovo lavoro o viaggio. Un figlio che vuole nascere a tutti i costi, e con lo sforzo di un parto atipico. Il saluto è un non saluto. Come il bacio di una donna cheleggi »

QUINDICI/16 Vuoi allontanare tutto, diventare piccolo e freddo agli odori, al dolore. Si chiama sarcoma. E’ nato da un amore tutto suo, infastidito, quasi, dalle risate altrui. Sì, un riso di porcellana, fragile e intoccabile.E un giorno ti svegli e tutto diventa neutro.I buonumori da costume diventano una situazione letteraria,leggi »

QUATTORDICI/16 Seduto nel fango e con una verità nelle mutande. Penso si stia più comodi, che ginocchioni e con il credo nel viso che ammira la terra. Il nonno diceva: Che guardi? Starai mica a raddrizzare le gambe ai cani?Nelle mutande ci infilavo i libri, quelli che portavo di nascostoleggi »

TREDICI/16 Di pelo e contropelo. Ciò che è naturale non è mai scontato. Se imbattersi in un finto giornalista – ai nostri occhi -, che in realtà non si presenti come tale ma come l’amico dell’amico, che di amico, poi, ha solo quell’eufemistico approccio da homeless (cioè io), tale da deturpare illeggi »