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AL FREDDO E AL GELO La vergine tratteneva il bambino tra le braccia. Suo figlio. L’ambiente era umido,  claustrofobico, sotterraneo. La cantina della casa scavata nella roccia nera. C’erano scatole sparse ancora con i bossoli del fucile del nonno. Si gridava al miracolo: la Donna nera, bizantina, aveva dato allaleggi »

RIFLESSE Camminammo per almeno due ore. I piedi dolevano. Quando giungemmo nella radura le tolsi la benda sugli occhi. Lei era giovane, intensa e triste. Le sue lacrime combinate con un acido basico diventavano sale. Le dissi di fidarsi della mia voce, prima, e poi dei miei occhi. Gemelli deileggi »

Angelina e noi, riflessioni di una donna che non ha voglia di giudicare Tre, due, uno… Via! Tanto lo sapete, avete scommesso sull’argomento di questo post e non ce la faccio a deludervi; voglio soddisfare la brama di divinazione dei più e seguo obbediente le aspettative. Parliamo di Angelina Jolie,leggi »

Leggo per legittima difesa (attribuita a Woody Allen) Elena Mearini è una delle voci più originali del panorama letterario italiano. Ha scritto per piccole case editrici (Perdisa Pop, e ora Morellini editore) forse proprio perché il suo modo di narrare è inconsueto, fuori dal coro. Già con Undicesimo comandamento, storia di violenza domestica,leggi »

Oroscopo d’Autore (Quentin Tarantino) Tre giorni ancora e il maestro del cinema pulp compirà cinquantadue anni. Gli facciamo i nostri auguri stellari. ARIETE: Fermo con la testa, stai scavando un buco nel pavimento! Che t’ha fatto questo povero pavimento del cazzo? Insieme al ginocchio, la pancia è il punto piùleggi »

  A tutti i padri di figlie femmine L’UNDICESIMO DITO Ho sempre amato le donne. Ne ho amate tante. Le ho dimenticate quasi tutte. Mi sono sposato, ma non ho smesso di apprezzarle. Poi è nata mia figlia e tutto è cambiato. Non riesco a pensare a lei come aleggi »

Non parlare al conducente Questa notte sembra tinta dall’inchiostro che usa l’azienda per timbrare l’orario dei turni: né nero, né blu. Forse è un colore che non esiste. O nessuno gli ha dato un nome o forse, ancora, il nome non lo conosco io perché sono sempre stato scarso aleggi »

L’unico sorriso di Ling Al risveglio Ling aveva la gola irritata. La sensazione esatta: come aver inghiottito una lisca e che quella si fosse andata a rifugiare in un angolo irraggiungibile e sensibilissimo dell’esofago. Anche il fumo le causava bruciore e irritazione ma al maestro piaceva. La metteva nuda aleggi »