Leggo per legittima difesa
(attribuita a Woody Allen)
Mare d’inverno (Giunti) è l’ultimo romanzo di Grazia Verasani.
In quest’opera, Verasani racconta la storia di tre amiche cinquantenni che si ritrovano per un breve periodo di nuovo insieme a ripercorre ricordi, delusioni, gioie e illusioni di quando erano più giovani.
Sono i giorni che precedono il Capodanno, Agnese, la voce narrante, Carmen e Vera sono in una villetta sulla riviera romagnola di nuovo insieme dopo tanto tempo, per stare vicino all’amica Carmen, abbandonata dal suo ultimo amante.
Questo il pretesto per raccontare l’amicizia di tre donne intelligenti, volubili, impegnate, con percorsi di vita diversi che le hanno viste progressivamente allontanarsi l’una dall’altra; tre vite che in qualche modo si possono dire “incompiute” e che trovano la loro compiutezza proprio nel momento in cui si ritrovano vicine. L’amicizia che le lega è forte eppure il romanzo di Grazia Verasani narra anche della loro solitudine che rimane definita in se stessa, chiudendole in una sorta di bolla infrangibile. Tre donne dipinte con ironia, leggerezza profonda e amore; tre donne che sanno che i treni persi non ritornano più e che aspettarli è una fatica inutile e dannosa. Seppur difficoltoso e senza grandi illusioni è il domani quello che si devono costruire, con i mezzi che hanno, con la forza della consapevolezza di sé. E nella scena finale – che ricorda un film felliniano – Agnese, Carmen e Vera attendono, una accanto all’altra, quello che verrà, riuscendo a ridere e a dissacrare ogni dolore, con dolcezza e ironia. Almeno per una notte.
La scrittura di Grazia Verasani è cristallina e pura e ci porta con sé, una pagina dopo l’altra, facendoci sorridere, commuovendoci, raccontando. Questo, il saper raccontare belle storie con uno stile inconfondibile, è ciò che mi aspetto da una scrittrice (e da uno scrittore). E credetemi, è un dono grande che alcuni autori ci fanno.
©Barbara Garlaschelli, 2015