“NON È L’ACCADERE DELLE COSE CHE FA RUOTARE GLI ANNI, MA IL NOMINARLE”
Questa frase è tratta da “ Un cuore così bianco”, romanzo dello scrittore spagnolo Javier Marìas, pubblicato nel 1992. Racconta le conseguenze del dire o non dire le cose, certificarne l’esistenza attraverso la parola o lasciarle innominate e quindi poste al di fuori del reale, come spettri vaganti a cui non è concesso corpo.
È una storia d’amore, di parole scelte e scartate, rese salve oppure uccise, una storia in cui il silenzio ferma il tempo, ma il tempo vuole girare e allora serve la spinta della voce, l’unica in grado di dargli l’avvio. Perché i fatti non nascono davvero quando accadono, o almeno non del tutto. I fatti si compiono per intero soltanto se nominati. Un nome dopo l’altro, sussurrato o gridato non importa, nome su nome. È così che la vita gira.
Il difficile è scegliere quale verso dare a questo giro, quanta forza imprimere alla spinta. A determinare verso e forza sono le cose dette e le cose non dette. Ammissioni e omissioni regolano il movimento della realtà. Ogni volta che decidiamo di tacere una cosa a favore di un’altra, modifichiamo il passo di un destino.
© Elena Mearini, 2017