Il canto del rosso
Rosso assoluto
rosso declinato
vermiglio ritoccato
scarlatto sedimentato
tra le tue mani terracotta
ruggine nei tuoi pensieri
amaranto nella tua bocca
borgogna come in quel viaggio
bordeaux era il vino
succo di alizarina
carminio che striscia sulla terra
ciliegia che raccolsi
cremisi che ronza
un tuffo nel corallo
il profumo del fucsia
quel calore del castagno
gremita di grani granata
che bellezza il tuo incarnato
lacca di garanza trasparente
l’inchiostro di ciò che mi scrivesti magenta
ha calmato gli occhi e la tazza di malva
a breve il melograno
si vestirà di porpora
e innalzeremo la bandiera d’autunno
mentre il cardinale assentirà nel perdono
e dipingeremo col cadmio alla Matisse
con pennellate miste al persia
oppure mattone chi lo sa
nello studio pompeiano
acceso di rosso valentino
col ricordo di quel sospiro veneziano
e la casetta di legno falun
a mangiare il gambero
a conoscere tiziano
adornando le nostre mani di Hennè
pescando l’aragosta
e posta nel fiume l’anguria
nascosti dall’azalea
trangugiando succo di lampone
e pomodoro
accendiamo il fuoco
per scaldare il sangue
in perfetto equilibrio prima della corsa.
© Stefania Morgante