Procida
Ma piove lungo lo scontroso labbro del cielo
cadendo in sillabe
come una fronda leggera-
questo segreto che si libra-
e cadono
grovigli sudati di fiori come granchi di mare
e inghiottono i vapori del giorno.
Madre.
Luce che bagna il segreto
arresa tra scapole brunite
in questo vortice di profumi religiosi
un odore di incantesimi e uomini nube:
che la pirite del desiderio
frantumi l’ibisco
che frani e s’infracidi
sulle arcate degli amori
infissi nell’atrio dei corpi.
Ed esultano i corpi in preghiera
e si dipanano oziosi rituali.
Madre piove.
Ma da quassù,
la diaspora del mio tacere
ha un umido odore selvatico.
©Stefania Morgante