ll pastore aveva faccia da marinaio
un volto di Vincent Van Gogh
da indiano padano
navigava onde di terra
con spuma di lana bianca
nessun presepe a cui tornare
solo una roulotte zingara
i passi degli scarponi
sulla pianura brulla
nelle periferie brutte
coperte di polvere
Eppure
il lento andare del gregge
i cani da accarezzare
i campi prima della resurrezione
di primavera
gli tenevano saldo il cuore
la testa alta
in quel lavorare antico
La poesia è un modo
per sentire il mondo
Dalla raccolta “Faccio cose del secolo scorso” – Controluna Edizioni di Poesia
©Anna Martinenghi
©Viviana Gabrini podcast