Un’ombra dalle tue palpebre cade sul tuo viso
come la pioggia cade
su quel petalo di rosa
che qualcuno ha perso lungo la strada.
Penso a quella rosa orfana di se stessa, regalata a chissà chi chissà perché.
O forse depositata
sopra un nome e una data,
nuda sopra il nudo di una pietra.
L’ombra sulle tue palpebre si è spostata
sul tuo zigomo.
Osservo te e quel petalo,
osceno nella sua bellezza disarmata;
frantumi di immagini
catturati dall’intrigo
dei miei pensieri.
Vorrei posare questo petalo sulle tue labbra,
sigillo friabile,
segno inconfondibile
di un’assenza.
Nota mancante di
una sinfonia incompiuta;
perfetto nella sua solitudine.
come la pioggia cade
su quel petalo di rosa
che qualcuno ha perso lungo la strada.
Penso a quella rosa orfana di se stessa, regalata a chissà chi chissà perché.
O forse depositata
sopra un nome e una data,
nuda sopra il nudo di una pietra.
L’ombra sulle tue palpebre si è spostata
sul tuo zigomo.
Osservo te e quel petalo,
osceno nella sua bellezza disarmata;
frantumi di immagini
catturati dall’intrigo
dei miei pensieri.
Vorrei posare questo petalo sulle tue labbra,
sigillo friabile,
segno inconfondibile
di un’assenza.
Nota mancante di
una sinfonia incompiuta;
perfetto nella sua solitudine.
( Ispirata alla foto di Leonardo Cassi.
IG @leonardo.cassi)
Mi chiamo Leonardo. Sono fotografo e artista grafico e vivo a Praga. Quello che cerco di fare con la mia macchina fotografica è rompere l’apparente banalità degli oggetti quotidiani, mostrandone la dimensione nascosta. Offrendo loro un momento di celebrità, mettendo in evidenza la loro struttura e il loro dinamismo, cerco di creare un momento di fantascienza, di drammaticità teatrale dalla normalità delle cose. La scelta di contrasto tonale è solitamente molto profonda. Uso solitamente lenti macro o da ritratto. Normalmente preferisco esposizioni più lunghe e aperture strette. Cosicché il normale possa diventare epico.