“Siamo stati tutti bambini. Siamo stati tutti i bambini.
Le ginocchia sbucciate e le dite unte di focaccia a lasciare impronte sulla vetrinetta della nonna; le mani a nascondere risatine dietro la bocca intanto che la mamma fa cadere un piatto e pronuncia una parola indicibile; le capriole sull’erba e le macchie di gelato sulla gonna nuova; i calzoni strappati nei rovi del giardino.
Siamo stati tutti i bambini. Siamo stati le figurine fatte scivolare contro un muro a coprirne altre e a vincerle tutte; salti in groppa su fratelli maggiori che ci scrollano di dosso come insetti fastidiosi.
Siamo stati tutti bambini, solo che molti hanno abbandonato l’infanzia nel garage degli attrezzi dimenticati, tra la polvere e la vernice seccata dentro bidoni di plastica, e non ricordano nulla, nemmeno di avere ricordi.”
da “Il cielo non è per tutti“, Barbara Garlaschelli, Frassinelli, 2019