SUGAR SHOWER
A tavola leggi per me Lodoli, in auto i racconti di Murakami, e mi spieghi quanto e perché ti piacciono. Ti dico cosa provo mentre scrivo, e intanto facciamo l’amore.
Andiamo insieme indietro nel tempo. A quando eri un giovane uomo amato dalle donne. E prima ancora un bambino che aveva perso tutto l’amore del mondo. Cerco di ricordarmi dove potevo essere quando ti sei laureato, vado alla rovescia fino al punto in cui non ero ancora nata. E provo una sensazione che cresce e che non saprei descrivere. La tenerezza mi stordisce.
Giochi con il mio cane. Il cane è mio ma tu sei Ulisse, e sono anni che ti aspetta. Sono in un’altra stanza, sento che vi rincorrete, e penso, forte e chiara, la parola “felicità”.
Preparo una torta. Fingi che non ti piaccia, ne mangi quattro fette.
Spettinata e senza trucco, mi dici che bella che sei.
Il nostro odore sulle lenzuola, ci dormiamo con il naso dentro. Allungo il braccio di notte. Controllo. Ci sei. Mi sposto, mi chiedi si può sapere dove vai, apri la mano e con un gesto veloce mi riprendi per tirarmi contro di te.
Appena svegli, ci guardiamo.
In silenzio facciamo la doccia.
Pensiamo che è così che dovrebbe essere sempre.
© Roberta Lepri, 2016