GIUDIZI UNIVERSALI
Il giudizio universale arrivò in prima serata. Interruppe tutti i programmi, ma non si trattava di un’edizione straordinaria del TG. Era Dio. E Dio era su tutti i canali, anche quelli a pagamento. Sky è una sua invenzione a pensarci bene.
Dio parlava con calma e ognuno vedeva il suo:
«È Gesù» dissero i cattolici.
«È Jahvè» dissero gli ebrei.
«È Geova» dissero i testimoni.
«È Allah» dissero i musulmani.
«È Buddah» dissero i buddisti.
«È Zeus» dissero i nostalgici.
«È Santa Klaus» dissero gli americani.
«Sono in tanti» dissero i politeisti e gli alcolizzati.
«Deve essersi rotto il decoder» dissero gli atei.
Dio è così. Alla fine arriva.
«Avete fatto un casino: vi ho dato questo splendido pianeta blu in comodato d’uso e l’avete ridotto ad una discarica. Siete l’unica razza fra quelle che ho creato che gode nel massacrarsi. E lo fate a nome mio, ma dico stiamo impazzendo? Riducete i vostri simili in schiavitù, costruite muri per evitarvi, ora ci penso io ad abbreviarvi questa tortura, visto che vi puzza la vita. Avevo già sbagliato con i dinosauri, ma quelli si sono estinti da soli perché pensavano solo a mangiare e avevano quel problemino con i gas di scarico. Ne ho abbastanza di voi. Sono indeciso se farmi una partita a biliardo con la Terra, svuotarla tutta e piantarci tulipani e patate o darla in gestione ai cavallucci marini. Vi va di lusso che ho un torneo di golf la settimana prossima e non vi spedisco subito in un buco nero con le altre palline. Ci vediamo presto!».
Successe il putiferio: in quattro e quattr’otto s’incontrarono tutti i potenti della Terra e in una sola notte presero più decisioni che negli ultimi cent’anni. Fu semplicissimo: si potevano convertire i fondi degli armamenti per lo studio di fonti rinnovabili di energia, per un programma mondiale di agricolture sostenibili e la ricerca di cure mediche alla portata di tutti. Qualcuno propose persino un programma scolastico mondiale e incentivi ai governi che ritirassero armi in cambio di libri. Senz’armi era davvero dura fare la guerra, era più facile pensare ad altro: come risolvere il problema dei profughi e dell’immigrazione e collaborare perché le cose potessero andare meglio.
Una settimana passò in fretta e ne passarono molte altre, senza quasi accorgersene. Tulipani, patate e cavallucci marini erano guardati con rispetto e timore.
Dio non tornò.
La seconda puntata di “Giudizi universali” non fu più messa in onda: era un programma davvero troppo innovativo.
© Anna Martinenghi, 2016