Ceneri

Certe parole mi urgono dentro, diceva. Ma escluderei la possibilità ch’io possa spiegare tutto. E si serviva del sesso come della lepre nelle corse dei cani. La sua scrittura lo inseguiva senza raggiungerlo mai. Per tutta la vita vessato dalla vergogna, aveva poi imparato a farne a meno. Era senza vergogna. Non trovava
altra scelta che nascondere il tempo dietro il tempo. Perché i ricordi finiscono sotto terra? Non faceva che chiederselo. Era andato a ritirare le sue ceneri al cimitero, ma lì gli avevano detto che non c’era nessuna urna col suo nome. Per cui, aveva lasciato il crematorio con la convinzione di non essere ancora morto.

©Davide Marchetta

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