Sviaggiatrici
Andata e ritorno di Francesca Rossetti
Andata e ritorno Pessimo lancio. Così il foglio ripiegato più volte su se stesso non atterra come speravo sopra il banco della compagna, ma ruzzola poco distante dai suoi piedi. Tossisco. Perché il rumore impercettibile della carta che tocca terra può ampliarsi in un rimbombo se nell’aula regna il silenzioleggi »
All you can eat
Perdona il messaggio sul vassoio di uramaki e il macello che ti lascio in casa, ma tu non sei mai puntuale – riunione di lavoro, immagino! – e io ho finito la pazienza. Lascio le chiavi e cinquanta euro nella cassetta della posta, spero bastino per le pulizie. Ci holeggi »
J.un.CO di Barbara Garlaschelli
Barbara Garlaschelli è Joyce Carol Oates (Scrittrice) Sono nata a Lockport il 16 giugno 1938. Sono cresciuta a circa 20 miglia da Niagara Falls. Ci torno spesso a trovare la mia famiglia che vive ancora lì. Oh, le cascate del Niagara… Non credo mi abituerò mai a quelloleggi »
Mani di Maddalena Filippi
La macchina corre veloce verso la montagna. Lei allunga una mano e stringe la sua. La guarda: è grande, larga, calda, rassicurante. Le vene in rilievo formano un reticolo verde scuro che si intravede sotto pelle; ha sempre amato le sue mani. Le ha viste trasformarsi negli ultimi quarant’anni. Unleggi »
Segnalibro di Elena Mearini
Ci vorrebbe un segnavita, per ricordarci a che punto siamo con la storia del respiro Una striscia di cartone infilata tra le pagine di un libro. Potrebbe esserci finita per caso, forse non è altro che il pezzo di qualcosa caduto in qualcos’altro, un incastro della sorte, potrebbe. Invece no,leggi »
Intervista a Dorinda Di Prossimo [ultima parte]
L’igiene d’una malinconia scrivo I panni a bollire all’aria Il mare che schiuma come strutto Un sonno sconveniente m’ha lasciata Dappertutto, derivante. Dappertutto. Dorinda Dora Di Prossimo. Aprile 2015 È possibile secondo te “insegnare” poesia? È possibile sensibilizzare all’umore poetico, alla diversità espressiva. È possibile, dopo un percorso aleggi »
Camere di sangue di Nicoletta Vallorani
Nicoletta Vallorani è Angela Carter (Scrittrice) L’idea è che Cappuccetto Rosso imbracci il fucile. Che il suo coltello sia affilato, e le sue gambe veloci. L’idea è che la bambina dei boschi del nord, l’orfana nel cui ventre l’orologio della luna ha appena battuto il suo primo rintocco, laleggi »
Le linee dell’Arca di Francesca Rossetti
“Facciamo entrare le pecorelle nell’arca”: era il nostro gioco. Allora lei allungava le braccia sopra il tavolo della cucina e mi lasciava le sue mani. Io gliele prendevo, unendole i mignoli. Gliele aprivo bene, anche se come le volevo io non ci stavano mai, perché le dita tendevano sempre aleggi »
La donna che viveva due volte
«Un mazzo di insalata a tre lire» era la sua frase preferita: minimo sforzo e massimo risultato. La gente si avvicinava, attirata dalla bellezza di quello scandire musicale e dal verde del vegetale pubblicizzato a prezzo conveniente, e rimaneva poi intrappolata da zucchini, fagiolini, pomodori e bietole esposti con cura.leggi »