Sviaggiatrici

Andata e ritorno Pessimo lancio. Così il foglio ripiegato più volte su se stesso non atterra come speravo sopra il banco della compagna, ma ruzzola poco distante dai suoi piedi. Tossisco. Perché il rumore impercettibile della carta che tocca terra può ampliarsi in un rimbombo se nell’aula regna il silenzioleggi »

Perdona il messaggio sul vassoio di uramaki e il macello che ti lascio in casa, ma tu non sei mai puntuale – riunione di lavoro, immagino! – e io ho finito la pazienza. Lascio le chiavi e cinquanta euro nella cassetta della posta, spero bastino per le pulizie. Ci holeggi »

La macchina corre veloce verso la montagna. Lei allunga una mano e stringe la sua. La guarda: è grande, larga, calda, rassicurante. Le vene in rilievo formano un reticolo verde scuro che si intravede sotto pelle; ha sempre amato le sue mani. Le ha viste trasformarsi negli ultimi quarant’anni. Unleggi »

Ci vorrebbe un segnavita, per ricordarci a che punto siamo con la storia del respiro Una striscia di cartone infilata tra le pagine di un libro. Potrebbe esserci finita per caso, forse non è altro che il pezzo di qualcosa caduto in qualcos’altro, un incastro della sorte, potrebbe. Invece no,leggi »

L’igiene d’una malinconia scrivo I panni a bollire all’aria Il mare che schiuma come strutto Un sonno sconveniente m’ha lasciata Dappertutto, derivante. Dappertutto. Dorinda Dora Di Prossimo. Aprile 2015   È possibile secondo te “insegnare” poesia? È possibile sensibilizzare all’umore poetico, alla diversità espressiva. È possibile, dopo un percorso aleggi »

“Facciamo entrare le pecorelle nell’arca”: era il nostro gioco. Allora lei allungava le braccia sopra il tavolo della cucina e mi lasciava le sue mani. Io gliele prendevo, unendole i mignoli. Gliele aprivo bene, anche se come le volevo io non ci stavano mai, perché le dita tendevano sempre aleggi »

«Un mazzo di insalata a tre lire» era la sua frase preferita: minimo sforzo e massimo risultato. La gente si avvicinava, attirata dalla bellezza di quello scandire musicale e dal verde del vegetale pubblicizzato a prezzo conveniente, e rimaneva poi intrappolata da zucchini, fagiolini, pomodori e bietole esposti con cura.leggi »