Svegliati, boomer!
Ho avuto una pessima idea: accettare un appuntamento. Ma non uno speed date, che mal che vada dopo qualche minuto cambi tavolo e giochi un’altra mano. No, un appuntamento a cena. Mentre gioca la mia squadra preferita.leggi »
Ho avuto una pessima idea: accettare un appuntamento. Ma non uno speed date, che mal che vada dopo qualche minuto cambi tavolo e giochi un’altra mano. No, un appuntamento a cena. Mentre gioca la mia squadra preferita.leggi »
Roger arriva puntuale. L’intervistatore, quando lo vede, si lascia quasi sfuggire il taccuino che ha in mano per la sorpresa. Gli hanno detto che è un po’ strano, che a volte si dimentica gli appuntamenti, da un momento all’altro si distrae e piomba in un altro mondo. Però questa voltaleggi »
Román guarda verso il cielo. Delle nuvole striate si disfano al vento. Sulla strada sterrata non passa nessuno da un’ora. Se da quelle parti hai un incidente, ti trovano prima i lupi degli uomini. Il posto perfetto dove fermarsi, quando occorre fermarsi per decidere. Julieta gli ha scritto una lettera.leggi »
Lungo la strada che si snodava tra alcune colline spoglie, ogni tanto apparivano dei camion militari. Brevi carovane che avanzavano lentamente per qualche minuto, come le spire di un serpente svogliato. Poi quando anche la coda scompariva dallo sguardo, il silenzio si fondeva con l’assenza di movimento. «Non ho maileggi »
Il padre guardò davanti a sé. Alberi d’acero dalle foglie verdi incorniciavano uno spiazzo erboso puntellato di gardenie, di orchidee dalle venature simmetriche, di rose rosse avvolte attorno a un cancello di ferro. Piccole macchie volanti – farfalle dalle ali blu e viola – danzavano tra i fiori accarezzati daleggi »
«Un altro drink?» Quando il barista incrocia il mio sguardo, sembra pentirsi all’istante della domanda. Io no. È una buona proposta, dopotutto. E poi non mi sono ancora rassegnato al fatto che lei potrebbe non venire. Forse un po’ sì, ma è trascorsa solo mezz’ora. So che lei può fareleggi »
«Raccontami una storia. Stasera ne ho bisogno.» «Si ha sempre bisogno di una storia. O almeno dell’inizio.» «A quelli che hanno fantasia basta l’inizio. Io non sono brava a creare. Lo sai. Comincio tante cose che poi lascio in sospeso, ma le storie… quelle le ascolto. Sono brava ad ascoltare.leggi »
All’inizio non parlavi mai. Eri arrivata in un giorno che stava diventando sera, nell’ora che i francesi chiamano ‘tra il cane e il lupo’. Sembravi un pulcino bagnato, benché tu avessi già passato l’età in cui si è usciti dal guscio, però i tuoi occhi ardevano, sotto la pioggia eleggi »
Lei si alza. Va in bagno. «Ci metto un minuto», dice. Ha lo sguardo basso, sfugge come acqua che si ritrae. Una bambina ferita che rifluisce in se stessa, un’onda che ha osato ingrossarsi una volta e ora invece vorrebbe solo sparire. Lui la guarda appena mentre si volta eleggi »
«Lei non dovrebbe essere qui». Riflesso nella vetrina dove guardavo, c’era un volto di donna che mi sorrideva. Spiccava nel buio della strada e del locale vuoto con i suoi contorni delicati, intinti nella luce della candela che ardeva sul mio tavolo. «Nessuno dovrebbe. Nemmeno tu», le dissi. «A quest’oraleggi »
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