Rubriche (Page 7)

In tutti i Natali che ho vissuto vorrei tornare per dire a chi ero allora tieni stretto questo momento non dimenticare le voci le piastrelle per terra il vapore della pentola sulla finestra tieni stretta la malinconia la tristezza di certi anni il vuoto di altri l’allegria di quelli bellileggi »

A volte, la scrittura si rivelava un labirinto senza uscita; a volte, però, era una passeggiata per i campi, o su una spiaggia deserta.L’importante è scrivere, diceva. Anche se, diceva, essere ascoltati è cosa rara. La gente si nutre di apparenze, spiegava. D’altra parte, cosa mai avrebbe potuto dargli unaleggi »

Gennaio sarebbe stato un mese impegnativo e meraviglioso, tutti isuoi sforzi stavano per essere ripagati, le sue ambizioni lo avevanoportato lontano. Aveva studiato, era stato seguito da professionistiscelti con cura, si era impegnato dedicando tutto sé stesso araggiungere quel successo. Era maturo e indipendente, la suafamiglia poteva essere fiera dileggi »

Sono una persona ansiosa e vivo in equilibro precario, su un piede solo, al quale manca un dito. La chiamo “pipì nervosa”, consiste in uno stimolo irresistibile a urinare, anche solo poche gocce e diventaimperativo quando mi sento ansiosa o oppressa dalle preoccupazioni. In realtà è una patologia che esisteleggi »

Ogni giorno i piccoli Adamo ed Eva andavano ai giardinetti dell’ Eden per giocare a palla e ogni giorno, all’ ingresso dei giardinetti, incrociavano il terribile serpente.«Mele, belle mele succose e ricche di vitamine» sibilava suadente.I bambini erano tentati ma l’ Entità Suprema, la mamma, era stata chiara: «Non accettateleggi »

Certe parole mi urgono dentro, diceva. Ma escluderei la possibilità ch’io possa spiegare tutto. E si serviva del sesso come della lepre nelle corse dei cani. La sua scrittura lo inseguiva senza raggiungerlo mai. Per tutta la vita vessato dalla vergogna, aveva poi imparato a farne a meno. Era senzaleggi »

Allo sgocciolar dell’anno chiedo scusa alle cose a cui non ho badato a chi ho dato per scontato Per ogni trascuratezza chiedo venia per tutti i pensieri che non si sono fatti presenza per la mia anima scivolosa che se ne va quando vorrebbe restare che tace quando dovrebbe direleggi »

È appena salita e si è seduta di fronte, aprendo subito un libro dalla copertina scura. Ha i capelli di diverse tonalità di grigio, un po’ rigidi, striature bianche qua e là. Le stanno staccati dal viso, oscillando a ogni movimento con la sublime indifferenza che hanno i fili elettricileggi »

Si accarezzava la pancia senza pensarci, un gesto spontaneo, involontario, del quale era quasi inconsapevole. A volte prendeva coscienza della curva innaturale per il suo corpo esile, e sorrideva,poi dimenticava.I peperoni li aveva piantati lui a giugno, non sapeva quando fare questo lavoro e sulla confezione dei semi non c’eranoleggi »

«Maestro…» «Professore…» «Esimio…» «Vostra Eminenza…» L’ultimo appellativo parve un po’ eccessivo a chi, dei presenti, aveva ascoltato quel brusio sommesso e sottomesso che accompagnava l’incedere dell’ospite d’onore ma lui, l’ospite d’onore, non parve accorgersene, preso com’era dalla sacralità del momento. Mentre scendeva le scale dell’antica cantina scavata nel ventre dileggi »