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SEX BOMB Caro Kim Jong-Un, ti ho visto su internet, immortalato sotto un cappello di pelo, accanto a una bomba atomica miniaturizzata. So quanto ami questi giocattolini; ammiro quanto tu riesca a personalizzare ogni cosa con fascino e carisma. Non è da tutti avere armi di distruzione di massa realizzateleggi »

CHIAROSCURO NOI “Mio fratello si chiamava Bruno, mia madre Bianca. Io ero l’ago della bilancia e avevano deciso per me un’esistenza grigia, all’ombra della luce di lui e per mettere in chiaro le mancanze di lei. Che stanchezza sarebbe stata la mia esistenza bicromatica, se solo avessi assecondato i loroleggi »

SHAPE OF MY HEART Sai come inizia tutto? Con una fine. Tipo quella in cui Mathilda si inginocchia sull’erba, ha ancora gli abiti sporchi di lacrimogeni e di sudore, e intorno al collo un nastrino nero, pare una gatta sfuggita a una ruota. Prende un pezzaccio di legno e inizialeggi »

HOW TO BE A BUTTERFLY, FOR DUMMIES… C’è il mare dentro questo sogno. Un mare calmo. Non c’è vento. Ci sono corpi stesi al sole in questo sogno. Sono tutti vestiti questi corpi. Alcuni a braccia e gambe divaricate come cristi in croce, altri raggomitolati su se stessi, altri ripiegatileggi »

SENZA PRETESA Cinquecentotrenta. Le calorie sono fatte di numeri cosa credi, dice la dietologa on line, da qui prendi e da lì togli. Poi, se proprio vogliamo, nell’etichetta c’è pure scritto che ci stanno dentro vitamine a gogò. Aspetta però… ma no, non mi fregano mica. Sono conteggiate a porzioneleggi »

L’ULTIMA AD ANDARE Il Pilota rinvenne, piano. Ancora tramortito dall’urto,  pensava pensieri incoerenti. Sul quel pianeta l’aria era dolce e sottile. Il Pilota si pentì di non aver seguito con maggiore attenzione il corso di geografia interstellare: adesso avrebbe  dato un occhio bionico per saperne di più su quel stranoleggi »

L’ANGOLO OTTUSO Ti sei allontanato lungo la strada, hai svoltato l’angolo e sei sparito. Pensavo che ti avrei rivisto, che ci sarebbe stato il tempo di un saluto. E’ solo un angolo, ho pensato. E’ solo una strada. E ho tenuto il saluto per me. Ma non era solo l’angololeggi »

PIGIAMA A DUE VOCI (A) Fu subito chiaro la prima sera: lei baby-doll in raso rosso, io maglietta stinta Hard Rock Cafè Las Vegas. Baby-doll batte qualsiasi Hard Rock Cafè mille a zero. Raso rosso prende camera, maglietta stinta dorme su divano. È scritto sulle istruzioni, se ci guardate bene. Ioleggi »

NEL DUBBIO L’aveva raccolta come si fa con un animale trovato per caso. Era piccola, era piena di ferite e puzzava di un sacco di cose di cui lui non ricordava più l’odore, giovinezza compresa. Il suo era stato un gesto istintivo: lei gli si era buttata tra le braccialeggi »