Rubriche (Page 36)

Lei non si mosse da com’era. Sentì una specie di gelo che saliva per le vene, come quell’acqua mista a ghiaccio che filtra tra le rocce nei ruscelli di montagna. Le prime volte che sperimenti la ferocia di certe parole senti la paura zoppicarti dentro: gola, cuore, orecchie. Poi cileggi »

  «Come mi sta?»                          Ancheggiando impavida su tronchetti pitonati tacco 12, la St. Mary trattiene il respiro cercando di convincere la sua naturale taglia 50 a redimersi di colpo in una 48 nemmeno troppo abbondante. Tigrata.«Sembri appena uscita dal Libro della giungla – rispondo io cercando di dosare le paroleleggi »

«Io qui non ci resto, hai capito?» Marco urla e io urlo più di lui.«Tu fai quello che ti dico io. E non esci di qui!»Siamo faccia a faccia, ci separa solo la distanza del nostro respiro. I suoi occhi che bruciano di rabbia e i miei, se potessi vederli,leggi »

Si accade sempre, Prima o poi, Basta mettersi in fila E attendere il proprio turno E’ un tempo di lunghe file, questo. Supermercati, ospedali, farmacie, ogni ingresso include l’attesa in coda, con gli occhi rivolti alla schiena dell’altro che ci sta davanti. Lui che entrerà prima di noi, perché èleggi »

Venticinque metri quadrati, esatti. Ho dovuto murare la finestra per fare cifra tonda.Il muratore era perplesso, continuava a guardare la parete e poi me. Mi ha chiesto «È sicura di volerlo fare»?  e io gli ho risposto solo «Sì.»Il pittore invece non si è fatto alcun problema a tirare le righeleggi »

A svegliarmi è il silenzio. Assoluto, perfetto. Troppo perfetto. Niente sferragliare di tram, niente urla di ubriachi o stridere di freni. Un silenzio assordante, che non so perché, ma mi angoscia. Aguzzo le orecchie, ma dalla strada nessun suono, neanche il frusciare del monopattino di qualche nottambulo o il romboleggi »

Sticky
Anna Martinenghi

Non tiene nemmeno gli orecchini quando lavora. Resta nuda.  La maggior parte delle volte non ha nemmeno la testa. È una cosa che le piace moltissimo. Si riconosce in mille angolature: le clavicole sporgenti, le braccia magre, lo sterno prominente.  Quasi nessuno disegna il volto e chi lo fa accennaleggi »

Arriva mentre il sole sta andando giù. Cammina adagio, i passi corti e meticolosi di chi non è abituato, uno dopo l’altro sulla ghiaia che scricchiola, la testa finalmente leggera, dopo tanti anni di silenzio e pasticche, in quel posto così bianco. Si ferma un momento vicino alla fontana, lascialeggi »