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Il palo del semaforo ha un sapore secco. Sanguigno. Sulla lingua resta l’asprigno del sole e della vernice.La bambina lo afferra per un polso e gli strattona il braccio. «Di che cosa sa?» Andrea si divincola e l’allontana con la mano aperta. Chiude gli occhi, scrolla le spalle e aspiraleggi »

Imparare dai contadini le lune la promessa dei semi l’origami dei sogni le ferite della vanga Il disco delle stagioni incerto nel solco della puntina i capelli d’erba nel rastrello Si rialza il corpo della cruda madre i suoi sorrisi fioriscono sui fianchi morbidi Gli occhi spalancati nelle pozzanghere leleggi »

Mi hanno condannato A tenere gli occhi aperti Sono un eroe tragico Privo di redenzione Guardo le belve Sempre più affamate Vestite di chiffon e profumate Chiudono gli occhi Quando il lusso le accarezza Piangono asciutte Quando la morte le disprezza Prego la notte una banda di passaggioChe invece delleleggi »

La copertina di un album, come quella di un libro, è un’opera d’arte a sé e ha il compito non facile di intrappolarne lo spirito e anticiparne le atmosfere. Un chiaro esempio è l’opera realizzata dall’artista designer Nerina Fernandez per raccontare ONIROTREE: al centro di un calmo paesaggio notturno, campeggialeggi »

                                                                                                                           Le cancerose le riconosci al volo: fra di loro oramai si conoscono, fanno gruppo, alcune indossano cuffiette vezzose, hanno visi tirati color della cenere, sguardi senza più sopracciglia.Tutte hanno grinta e cianciano allegre aggiornandosi sulle reciproche terapie: Tu hai finito la radio? Ancora quante?Ogni volta che una completa glileggi »

I miei pensieri cadono come la neve cade e restano lì, sulle strade, sui tetti, sui rami degli alberi. Nel silenzio che solo la neve sa creare, i pensieri si fanno più lineari, chissà perché, forse tutto questo bianco non offre ombre nelle quali rifugiarsi.Il bianco è il colore piùleggi »

Di tanto in tanto ho il diritto di essere stanca di venir consolata di non piangere di nascosto Ho diritto alle debolezze alla malinconia ho diritto di essere pesante come il sasso in un fosso Di tanto in tanto ho bisogno di sparire di non esserci di sbagliare fortissimo Poileggi »

Sembravano due falene che giravano attorno al fuoco della candela, una più grande, l’altra minuscola, traballante. Si bruceranno, si brucerà, succederà qualcosa di brutto prima o poi a quella povera piccola – povera piccola – povera creatura delle tenebre, del buio, della notte più nera del nero. Sbarre Centrali èleggi »