Rubriche

– Ieri notte ho ammazzato un uomo. La prego, non faccia quell’espressione: sì, lo so quello che ho appena detto. Che ho ammazzato un uomo, ma almeno prima mi lasci raccontare. Ne ho bisogno. Non pensavo e invece da qualche mese sento il desiderio di raccontare quello che mi staleggi »

Il torto più grande che è stato fatto alla Musica è quello di averle dato una data di scadenza: esce undisco, lo si promuove per un po’ e dopo qualche mese lo si dimentica perché distratti dal nuovo. Unturbine escogitato dal music business in nome del guadagno, che ha inquinatoleggi »

La non-esistenza (il non-esistere) lo intrigava. Questo perché la sua visualità non era programmata. Non era influenzata dal Super-Io.Sì, è vero, il taccuino era un inquisitore che lo torturava, senza rispondere mai alle sue domande. Ma lui era troppo vigliacco per la vendetta. Niente di niente, diceva. Niente di niente.leggi »

Credo nella morte prima della vita nel non essere stata e tutto divenire materia d’illimitato oblio pulviscolo d’universo pensiero distratto di dio. Credo nella pienezza del vuoto nelle forme molteplici d’identità nelle frequenze in cui scorre l’energia creatrice nel silenzio di solido suono. Credo nella conoscenza che ci oltrepassa neileggi »

Soffro di disturbi del sonno. Non dormo come gli altri esseri umani, non passo 8 ore in uno stato di misericordiosa assenza di coscienza, preoccupazioni, paura, rabbia, tensione. Questo stato di splendida eagognata distanza da me stessa può durare al massimo due ore, poi arriva il folletto del sistema nervoso,leggi »

Sto mettendo in ordine gli scaffali del negozio, quando succede. Non che ne avessero bisogno: è solo che quando sono depresso devo tenermi occupato in qualche modo. Qualsiasi modo. Per consolarmi, mi dico che non sono più arrivato al livello di qualche anno fa, quando mi ero ridotto a raccogliereleggi »

L’album di cui oggi ripropongo l’ascolto è datato 2021 e porta la firma degli ArtemisiA, gruppo che seguo con attenzione perché, al di là dell’ottima musica che propongono, offrono sempre importanti spunti di riflessione e illuminano pagine di storia spesso dimenticate. Un misto di cultura e attualità che dimostra, senzaleggi »

Ti incontrerò per caso su una carrozza del treno parlerai il mio dialetto, e io lo avrò scordato mi chiamerai per nome, e io lo avrò scordato. Tirerò fuori una matita e disegnerò i tuoi occhi ma rimarrò muta, muta per non sbagliare. Disegnerò la tua tomba come una trappolaleggi »

Mi cucio addosso l’autunno resto dentro castagna incastrata nel riccio pungo e marcisco divento altro nelle tane della notte i battiti si attenuano i sogni si fanno più grandi del freddo Comprendo il silenzio spogliarsi da ciò che non è necessario rallentare per fare spazio Portate favole tazze di latteleggi »

Come tutti, amava edificare un tempio alla lontananza. Il suo unico lavoro era vivere. Per il resto era disoccupato. Per lui perdere tempo era guadagnare tempo. Perché? Aveva avuto da se stesso l’incarico di investigare su se stesso. E allora la sua scrittura era diventata la goccia che fa traboccareleggi »