La drama sono io

29 LUGLIO 2016 Oggi è l’ultimo prima delle ferie. È stato l’ultimo della pasta e ceci, che Giggino ha detto: «M’ raccumann che oggi sta la fine del mondo, ma aropp a past e cicer mi». Dopo la pasta e ceci, e vista Napoli, si può anche morire. Si dice cadràleggi »

25 MARZO 2016 A Napoli solo Dio sa quanta pastiera devi ingurgitare per rimostranze di cortesia, ché se dici: “No, grazie!”, si offendono pure. E adda fà chesta crianza; adda tené chistu penziero. E ogni anno, puntualmente (per me il secondo a Napoli), ci si ritrova a girare per illeggi »

5 MARZO 2016 A Napoli il tempo lo detta il mare, i vapori, l’odore dei vicoli. E beato chi la vive per strada questa dolce visione della vita, anche solo di passaggio. Lele tutti i giorni si fa quattro chilometri all’andata e quattro al ritorno, per andare in ufficio. Glileggi »

2 DICEMBRE 2015 La solitudine non si interessa di una immagine stereotipata. I soli, o meglio, coloro che vogliono starsene da parte, vogliono un po’ di silenzio. Mettere da parte le voci. Quelle degli altoparlanti che annunciano il ritardo al binario nove, quelle di una madre che invoglia il figlioleggi »

27 OTTOBRE 2015 Ho deciso di scrivere di me. Se scrivo degli altri o invento, non esco che su qualche minuscolo editoriale di paese. Ho deciso di usare uno stile come quello che ho visto di alcuni pubblicati. Di quelli di cui non ricordo il nome o non voglio ricordarlo.leggi »