Mia madre mi narrò le lacrime di una colomba dalla carne falciata con un coccio di bottiglia e ricucita ad arte con sette spine d’acacia. Mi narrò, mentre mi teneva ferma, l’equivoco dell’amore, i suoi spiragli stretti. Suturai con giallo d’uovo e acqua sacra camminai a passi piccoli, marcia eleggi »
Mia madre mi narrò le lacrime di una colomba dalla carne falciata con un coccio di bottiglia e ricucita ad arte con sette spine d’acacia. Mi narrò, mentre mi teneva ferma, l’equivoco dell’amore, i suoi spiragli stretti. Suturai con giallo d’uovo e acqua sacra camminai a passi piccoli, marcia eleggi »
Pensavo di essere soltanto di passaggio. Avevo attraversato la piazza innevata così, come si attraversa la vita: senza troppa attenzione. Ché la vita fa come le pare, questo io l’ho capito e non ci bado più. Non mi difendo più. Quella notte, tuttavia, ho sognato quella stessa neve, mi sileggi »
Il dio dei grilli canta la mia storia lo ascolto e ritorno sul dirupo crepato rientro in gabbia e lancio le chiavi ai sorci; Zeus mi imbocca una pietra col miele e mi appende un carillon al polso. Non è amore sudore ossa non è il gomitolo che porta Ariannaleggi »
Se io non avessi tempo, forse, ti libererei. Inghiottita dalla fretta saprei lasciarti alle mie spalle interrato dentro quello scrigno in granito in cui ti ho abbandonato un pomeriggio di mille anni e sette ore fa senza riuscire davvero a dirti cosa saresti se fossi qui, daccapo.Se io non avessileggi »
Una carezza può bastare in una vita ma mi piacerebbe anche la voce di Dio precipitata sul girotondo cantato dei topi nei cortili col cemento e l’erba Resterei di sicuro ad aspettarlo anche per minuti interi seduta col lino in mano per asciugargli il sangue dal volto con la pazienzaleggi »
La prima cosa che mi aveva colpito era stata la pelle: scivolosa, sudaticcia. E dopo tutti questi anni assieme ogni volta che mi tocca sento il sudore che passa dalla sua mano alla mia schiena. Solitamente faccio finta di nulla, gli sorrido con gli occhi e se del caso vado.leggi »
Ho aperto l’ombrello di carta per ripararti traghettarti dalla vita all’immondezzaio trivellarti sotto le mandibole di una carrozzeria condono monodose e fuori stagione La vita si impara dai bersagli di terrore improvviso dimenticando le convinzioni studiate, recitate con cura. La vita cammina da sola, e se qualcuno mi chiede cos’ho;leggi »
«Adesso prova a dimenticarmi, coraggio, provaci se sai» . E io no che non so. E finisco spaccata in due, straziata e disfatta. Fuori luogo, sconveniente, selvatica, al mare della mia Terra torno come una cianfrusaglia, come l’allieva dell’ultimo banco. Labile come un racconto. Fragile come un anello di vetroleggi »
Sotto le gambe del tavolo, fra le piastrelle spaccate,arriva il mio ultimo sogno.Si accomoda facendosi spazio in mezzo alle nuvole di zolfo; sembra così giovane: ha un rosa appuntata sul petto e negli occhi spine verdi di rovo che sorseggiano lacrime.Povero mio ultimo sogno che mi vieni ancora a cercareleggi »