Barbara Garlaschelli (Page 2)

Equilibrio Il primo coltello tagliò l’aria e si conficcò a un millimetro dal fianco. L’unico rumore che si percepiva era il respiro delle persone e pareva sospendersi quando l’uomo lanciava. Gli occhi di tutti seguivano la traiettoria tracciata dall’acciaio scintillante fermandosi sul corpo della donna. Corpo statuario e viso dallaleggi »

«Ingegner Damici! L’abbiamo cercata dappertutto! Continuava a chiedere di lei. Non sapevamo più cosa fare per tranquilizzarla. Il dottore è stato costretto a somministrarle dei calmanti» mi dice l’infermiera appena entro nella stanza. Poi si alza e mi lascia solo con lei. Mi siedo accanto al letto e le sfioroleggi »

Essere come questo fiore libero tra le grate. Inconsapevole di cosa sia una prigione, delle sbarre. Essere una possibilità gialla dallo stelo sottile e petali senza peso che s’insinua tra il freddo dell’acciaio e trova ristoro in un angolo acuto. Essere così. indomito, silenzioso, rivoluzionario. Essere come questo fiore cheleggi »

Partendo dalla suggestione del film Rashomon di Akira Kurosawa abbiamo preso una fotografia scattata da Viviana Gabrini e alcuni  Sviaggiatori hanno raccontato una storia interpretando l’immagine a modo proprio. Il risultato è sorprendente. Perché ogni cosa è vista con i propri occhi e ciascuno di noi ha una sua narrazioneleggi »

E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? Io non saprei rispondere. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti e soltanto per loro la guerra è davvero finita. Cesare Pavese, La casa in collina Pietro Manni. Quando Irma lo vide il suo cuoreleggi »

La bambina girò piano la testa. Il suo sguardo vagò lungo il marciapiede intasato dalle macerie, scivolò su una scarpa, si soffermò sull’ombra proiettata da un’insegna mezzo staccata, ritornò sull’uomo. E si fermò. Il cuore le sembrava un giocattolo caricato a molla che saltellava impazzito. Aveva freddo. Freddo nonostante illeggi »