Anna Martinenghi (Page 3)

Anna Martinenghi, nasce e vive in punto preciso delle “terre basse” della pianura padana, all’incrocio fra le province di Cremona-Bergamo-Brescia. Ha sempre avuto una grande passione per le parole: leggerle, scrivere, giocarci. Per anni ha ignorato questa passione, ma il virus latente l’ ha riempito di bolle come una varicella. Quando trova parole luminose le chiama “poesia” e il mondo diventa un posto migliore dove stare. Tra le sue pubblicazioni: Didascalie (Edizioni Cinquemarzo, 2008); Nuda (L’Autore Libri Firenze, 2009); Parole Povere (Linee Infinite, 2010); Fotosensibile (Franco Colacello, 2011); Il cielo di scorta (Linee Infinite, 2013). Il suo nuovo libro è Sei troppo grande per capire certe cose, Edizioni del Gattaccio, collana Sdiario.

Le sue rubriche
Storie in minigonna (racconti brevi che lasciano le gambe scoperte)
No-e-sie
Le antipatiche
Gli involuti
6 cose impossibili prima di colazione
Scorie
Tiramisù

Io ti benedico tu che bussi alla mia porta con una canzone per piangere e un film per ridere Benedico te che risolvi drammi con la pasta al forno scacci i demoni chiamandoli con il loro nome offri fazzoletti di carta per il moccio asciughi per terra raccogli i coccileggi »

Dove la vita ha scavato sono diventata spazio pozzo per lacrime piovane conca per impastare pane Dove la bufera ha atterrato alberi sono ricresciuti germogli hanno preso casa popoli Dove il dolore ha estirpato persone ho seminato il loro ricordo Dove è stato tolto ho messo altra vita reso definitivoleggi »

Non siate gli spazzini di chi amate non raccogliete lamento/dolore/tristezza allo stesso modo non permettete a chi vi ama di caricarsi il peso della vostra vita ciascuno svuoti i suoi bidoni Esigete il meglio e offritelo ciascuno può portare solo il suo zaino possiamo insegnarci a farlo meglio a tenereleggi »

Ci sono persone che restano ferme perché altri possano muoversi Stelle polari di universi personali guardiani del faro porti a cui sempre si può tornare Sono chiodi che reggono quadri puntelli d’esistenza numeri d’emergenza Hanno vite senza avventura hanno metodo e fatica noia e rogne Ci sono e basta nonleggi »

Di tutte le cose perdute è la leggerezza a mancarmi di più quella irripetibile dei vent’anni rubata in una notte di settembre Per questo apprezzo la pioggia lieve le ridarelle incontenibili certe frasi piene di niente piume che volteggiano compiendo traiettorie Per questo tolgo ancore e getto zavorre dalla mialeggi »

Se non ho diritto alle ali mi si concedano punte da ballo cerchi di compasso il ticchettio lieve della pioggia che scappa via Se non ho diritto alla leggerezza ruberò nuvole bianche teste di soffioni pelle di palloncini per farmene una nuova Se non sono abbastanza forte più forte stringeròleggi »

L’uomo insegna alla bambina a fischiare con le dita Ti servirà le dice a chiamare i cani pecore e cavalli se sarai fortunata A tenere lontani i lupi e gli stupidi Ti servirà a tagliare il silenzio a fette a farti sentire forte a non abbassare mai la testa nemmenoleggi »

Gli anni addosso non mi dispiacciono dalle sequoie ho imparato la conta degli anelli sottopelle i tanti auguri a me cantati stonati messi da parte per i giorni senza festa le candele accese per le sere di temporale È il tempo sprecatol’anticamera del morirele persone vuotele attese infinitele domande senzaleggi »

Ti è data una vita da inventare scrivere/sbagliare/arredare/odiare riempire di amici/tentativi cibo e meravigliose cazzate Una partita a tennis che risponderà (quasi) sempre a sberle anche agli abbracci e ai baci un giorno di gloria per mille nella polvere Te ne devi fregare è un film noioso con un finaleleggi »