Anna Martinenghi (Page 13)

Anna Martinenghi, nasce e vive in punto preciso delle “terre basse” della pianura padana, all’incrocio fra le province di Cremona-Bergamo-Brescia. Ha sempre avuto una grande passione per le parole: leggerle, scrivere, giocarci. Per anni ha ignorato questa passione, ma il virus latente l’ ha riempito di bolle come una varicella. Quando trova parole luminose le chiama “poesia” e il mondo diventa un posto migliore dove stare. Tra le sue pubblicazioni: Didascalie (Edizioni Cinquemarzo, 2008); Nuda (L’Autore Libri Firenze, 2009); Parole Povere (Linee Infinite, 2010); Fotosensibile (Franco Colacello, 2011); Il cielo di scorta (Linee Infinite, 2013). Il suo nuovo libro è Sei troppo grande per capire certe cose, Edizioni del Gattaccio, collana Sdiario.

Le sue rubriche
Storie in minigonna (racconti brevi che lasciano le gambe scoperte)
No-e-sie
Le antipatiche
Gli involuti
6 cose impossibili prima di colazione
Scorie
Tiramisù

SEGNI PARTICOLARI Sono uno che non dimentica le facce. È il mio superpotere. Dimentico ombrelli, date di compleanno, il minestrone sul fuoco, ma se incontro una persona, anche solo per cinque minuti, il suo viso entra di diritto nel mio archivio delle facce. Gran superpotere di merda, in effetti. Leileggi »

PRESENTE IMPERFETTO E FUTURO ANTERIORE «L’acqua non scende più» disse lei. Fu un sospiro. «Stanno arrivando». Lo pensarono entrambi. Tacquero. Toccava a loro. «Quanto tempo ci resta?». Rimaneva poco cibo, qualche pacco di minerale. Erano inchiodati in quell’appartamento da settimane, come le porte e le finestre. Luce e connessione andavanoleggi »

SEX BOMB Caro Kim Jong-Un, ti ho visto su internet, immortalato sotto un cappello di pelo, accanto a una bomba atomica miniaturizzata. So quanto ami questi giocattolini; ammiro quanto tu riesca a personalizzare ogni cosa con fascino e carisma. Non è da tutti avere armi di distruzione di massa realizzateleggi »

CRONACA DI UNA STORIA MAI ACCADUTA S’immagini la sala d’attesa di un ufficio pubblico. La s’immagini spoglia, disadorna, desolante: sedie di una plastica sconfitta, un pavimento fissato a lungo sotto le punte dei piedi, Yuri Chechi su un poster di qualche olimpiade fa. S’immagini di essere mutati in numero: P111,leggi »

LA ROSE Mi ha accompagnato per farmi piacere. Il jazz era la sua musica e quella roba sdolcinata per cui la prendevo in giro. Sopportava i miei gusti da nerd anzianotto, perché l’amore è anche sordo, quando vuole.  Avevamo un patto non scritto: una volta sceglievo io, una volta sceglievaleggi »

LA CORSIA DI DESTRA  «Scommetto che quello di destra non arriva a domani mattina. Una pizza?». «Parametri stabilizzati, ha 43 anni. Ce la può fare…». «Che pacco che sei Antonio! Il turno di notte con te è un bidet nelle ortiche. Giosuè scommette sempre con me… Vabbè, se il tipoleggi »

QUANDO LA RÉCLAME SUPERA LA FANTASIA (un giorno- non troppo lontano- parleremo come in uno spot)  Gentile Professor S., ho ricevuto la confezione di capsule in comodi blister – ordinata dal sito www.professoresse.com –  e seguendo le istruzioni, inizierò la cura domattina a digiuno, con un bicchiere di acqua altissimaleggi »

LA MEDAGLIA Sopra: ritagli di cielo fra i rami. Sotto: la terra umida del bosco. Il silenzio rimbomba del mio respiro e del mio cuore. Vorrei far tacere il corpo, mentre striscio come una lumaca fra le felci. Le foglie mi tagliano la faccia, il fucile è pesante, sudore freddoleggi »

LA SECONDA LINEA Dedicato a tutte le donne. Imperfette. Resto in attesa. Non più di cinque minuti dicono. Cerco di distrarmi. Giocherello con la tastiera. Chiedo cose a Google. A caso. Mare: 478.000.000 risultati. Dio: 384.000.000, mamma 186.000.000. Ci provo in Inglese: god incassa 1.840.000.000 riscontri, sea: 2.080.000.000, mother: 1.330.000.000.leggi »