Ale Ortica (Page 2)

Nata e cresciuta a Rocca Castello, legge avidamente e scrive
pigramente sotto dettatura di due gatti fratelli con mamme diverse.
I suoi riferimenti culturali sono Stephen King e Abigail Mitchell.

Squillava il telefono. Di nuovo.Era l’agente immobiliare. Di nuovo.Bruno, detto Toccodimanzo, abbreviato in Manzo. Sebbene Nina sospettasse che quel riferimento le fosse sbocciato in testa a causa della perenne dieta dimagrante alla quale si sottoponeva, la genesi diquel soprannome partiva ufficialmente da un notevole paio di occhi azzurri. La fameleggi »

«Presidente, io non so come…»«Sì, ho saputo. Lo ha fatto di nuovo. Ho già letto i quotidiani. Lui dov’è adesso?»«È nei suoi alloggi, ha fatto colazione e sta… meditando, credo.»«Ho capito.»«Presidente, io davvero non so cosa dire, ma credo che dovrebbe… che lei Presidente dovrebbe, magari, parlare con Lui. Stavoltaleggi »

Diciamo la verità, non è più possibile andare a fare la spesa senza prima consultare uno di quegli allegati culinari che compri insieme al Quotidiano, ti senti in colpa o comunque fuori dal giro se scegli lamarca sbagliata di pasta o la verdura anche solo appena fuori stagione. Sei aleggi »

«Ma guarda chi è tornato a casa giusto in tempo per un assaggio di torta…» «Ma guarda chi mi ritrovo tra le braccia dopo una giornata in ufficio! Ciao bellezza, tu e le ragazze avete avuto le mani in pasta, eh?» Giorgio abbracciò Roberta e assaggiò il pezzo di tortaleggi »

«Pronto?»«Buongiorno signora Patrizia, le volevo dire subito che il tampone ha dato esito negativo, negativissimo, quindi lei può stare tranquilla, anzi, le dico subito il resto degli esami che mi pare…»«Noooo, si fermi! Ha sbagliato numero, non aspetto nessun esame, nessun esito, non sono io quella signora, si blocchi immediatamente!»«Comeleggi »

Stavo usando Facebook alla ricerca di un consiglio sulla scelta di un buon consulente tecnico. Quel social era abbastanza inutile per me, non postavo mai foto private e non avevo storie che potesserointeressare ai miei contatti, tutti sconosciuti che condividevano con me solo la professione, quindi erano davvero utili inleggi »

Max aveva preso coraggio e aveva cominciato a sciorinare tutta una serie di cauti giudizi, annotazioni critiche, analisi del testo, il montaggio analogico, l’occhio della madre, maneggiando con cura etimore l’ultimo racconto di Nina, la quale, come sempre, aveva preteso che lui le fornisse un parere da lettore prima dileggi »

«Domenico, corri! Domenico ti vuoi sbrigare?»La gente cominciava a innervosirsi e invocava l’unico uomo in grado di risolvere la situazione. Erano le nove del mattino, c’erano poche persone in spiaggia, i soliti mattinieri con il quotidiano da leggere in santa pace, qualche giovane mamma con un bimbo da non esporreleggi »

Irena aveva gli occhi gonfi di sonno e pesti di noia, stava davanti alla televisione già da un paio d’ore, se non contiamo l’esposizione distratta durante la colazione e le pulizie del mattino. Era stata inglobata dal divano sghembo come una cellula divorata da un virus e osservava con interesseleggi »

Marta preparava amorevolmente l’attrezzatura sportiva del marito, che poi era anche la tenuta da lavoro di Ignazio. I pantaloncini con conchiglia di metallo inserita nella patta erano verde smeraldo, splendidamente decorati con applicazioni dorate a forma di foglie lunghe e sottili in cerchio, erano stati appena rimessi in forma dall’armaiololeggi »