Ale Ortica

Nata e cresciuta a Rocca Castello, legge avidamente e scrive
pigramente sotto dettatura di due gatti fratelli con mamme diverse.
I suoi riferimenti culturali sono Stephen King e Abigail Mitchell.

Martina, dove sei? E chi lo sa, pensava lei. Una voce conosciuta le arrivava da lontano, esigeva la sua attenzione, Martina, dove sei?La donna stava fluttuando in un universo perfettamente buio, le stelle erano già lontane, il sole, la luna, i detriti spaziali, tutto perso ormai, non ricordava più cheleggi »

Non pensavo a lei da tanto tempo, se escludiamo quella breve parentesi avvenuta circa sei mesi fa. Per essere sincera dovremmo escludere diverse brevi parentesi, tutte legate a qualche post su Facebook, argomenti che mi irritavano, atteggiamenti lamentosi imbevuti di stoico eroismo, tipo io sono forte e posso sopportare tuttoleggi »

Cettina era sola nella Grande Città, con i suoi diciannove anni, diploma da estetista e il sogno di sfondare. Per la prima volta nella sua vita era sola. Non c’era la nonna che le aveva insegnato tutte lecose importanti della vita, non staccare mai il cordino dell’assorbente interno altrimenti seileggi »

Desantis_Roby8732 osserva le sue unghie color perla glitterate, lunghissime, appena ricostruite dall’estetista. È felice, fiera, non saprebbe più come muoversi senza i suoi splendidi artigli, ha dovuto reimparare a compiere ogni azione e adesso non riuscirebbe più neanche ad aprire una scatoletta di tonno senza quelle splendide propaggini luccicanti. Gesticolaleggi »

Il suono ritmico di un macchinario fu la prima cosa che udì mentre cercava di emergere dal nero, un pulsare acuto che all’inizio si accordava con un dolore ritmato dentro le tempie, chiamarlo mal ditesta era fargli un torto. Intanto il sogno si confondeva con le prime immagini che ileggi »

L’inizio di gennaio era il periodo ideale per indossare il lutto, piangere i propri defunti, onorare la loro assenza, che in certi casi riempiva la vita più di quanto lo avesse fatto la loro presenza.Il gruppo di amici si era dato appuntamento per pranzare insieme, approfondire i fatti che avevanoleggi »

Max era concentrato, gli occhi sul monitor del portatile e la mano sul mouse, pronta a trascinare le sue idee da un punto all’altro del progetto. La voce di Nina lo raggiungeva, ovattata, dal bagno. Unasorta di nenia, un basso brontolio, molto diverso dalle reazioni squillanti della donna e daileggi »

Nel 2040 avrò ventisei anni e mezzo, quasi ventisette, e posso anticiparvi che le auto non voleranno. I robot non faranno le cose al posto degli uomini, non più di quanto lo facciano già adesso.Saranno solo più aerodinamici e con interfacce più gradevoli.Esiste già un prototipo di cane robot, nonleggi »

Gennaio sarebbe stato un mese impegnativo e meraviglioso, tutti isuoi sforzi stavano per essere ripagati, le sue ambizioni lo avevanoportato lontano. Aveva studiato, era stato seguito da professionistiscelti con cura, si era impegnato dedicando tutto sé stesso araggiungere quel successo. Era maturo e indipendente, la suafamiglia poteva essere fiera dileggi »

Sono una persona ansiosa e vivo in equilibro precario, su un piede solo, al quale manca un dito. La chiamo “pipì nervosa”, consiste in uno stimolo irresistibile a urinare, anche solo poche gocce e diventaimperativo quando mi sento ansiosa o oppressa dalle preoccupazioni. In realtà è una patologia che esisteleggi »