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STANZA 324 Il rumore della porta sbattuta sta ancora vibrando nel mio stomaco, così come la sua voce: acuta, stridente, feroce. «Finiscila di starmi addosso, mamma! Mi hai rotto le palle!». Fisso inebetita la parete di fronte a me senza vedere niente. Cerco di controllare la rabbia e il dolore.leggi »

ALCUNI UOMINI SONO NATI PER FARE DEL MALE Alcuni uomini sono nati per fare del male. Io sono uno di quelli. Quello che faccio lo faccio perché ne ho bisogno, non è questione di esser buoni o cattivi, è l’espressione di una tendenza, pensa a Crono mentre si nutre, pensaleggi »

E.T. ROMA, 2018 Negli ultimi giorni mi sono fissata con gli anni 80 e mi sono guardata senza soluzione di continuità – più o meno – Stranger things, Et e tutti e tre i Ritorno al futuro. Inutile dire che sono capolavori uno meglio dell’altro, non hanno bisogno dei mieileggi »

AGNOLINI   Non mangiamo più la carne. Qualche volta carne in scatola, ma per noi le proteine sono fagioli, lenticchie e ceci. Anche con le uova non andiamo d’accordo. Tutto ciò che si deve cuocere crea problemi. I primi tempi, quando ancora non avevano tolto la luce, Giulio aveva unaleggi »

  OROSCOPÒRO della settimana passerona Per un futuro incerto e un passato corto l’Oroscopòro è quel che non fa per voi. Solo per menti illuse e palati fini. I nuovi segni che vi segneranno settimanalemente. ARIETARIO Non andate a scuola, anzi andateci. Anzi non andateci. Se volete che la profleggi »

STANZA 322 La guardava mentre appendeva gli abiti sugli ometti. «Si chiamano grucce», lo aveva corretto poco prima, intanto che lui fingeva di sistemare le sue cose nel cassetto del comodino. «Io devo dormire sulla sinistra o non chiudo occhio», gli aveva annunciato dopo la storia degli ometti/grucce). Perché eraleggi »

UN SORRISO NON COSTA NULLA Mi sorride, gli sorrido. Ero in metropolitana, linea gialla. Dovevo fare da Duomo a Brenta, cinque fermate, una manciata di minuti o poco più. Nel vagone un ragazzo era seduto per terra, armeggiava con uno zaino e un sacchetto di plastica; in mano aveva unleggi »