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LA RAGAZZA DI CLAUDIO Appena sbatté la portiera della Clio parcheggiata nello spiazzo davanti al bar lungo la statale sentì la canna di una pistola puntata alla schiena. «Mani in alto!» Un bambino dal sorriso sdentato e cinturone da sceriffo ai fianchi e una bimba con un vecchio casco daleggi »

“QUANDO SI NASCE DI VENERDÌ, MA CON I PIEDI NEL SABATO, COME ME,SE SI È ALLEGRI DENTRO SI È TRISTI FUORI.” Questa frase è tratta da Miguilim, romanzo dello scrittore brasiliano Joao Guimaraes Rosa. C’è chi si ritrova con un destino che esclude il centro, ogni passo rasenta il mezzoleggi »

STANZA 331 Mi sveglia il rumore di un’auto che passa sulla strada. La luce azzurra del mattino filtra attraverso le fessure degli scuri. Guardo il soffitto bianco e per un attimo non ricordo dove sono. Non riconosco questa stanza. Davanti al letto è appeso un quadro che mi scatena unleggi »

UN PASSO DOPO L’ALTRO E così il grande giorno è arrivato. Cinquanta passi e tutto sarà diverso. Cinquanta passi e la mia Demetra spiccherà il volo. Strano come mi vengano in mente solo luoghi comuni. Cinquanta passi. Li ho contati e ricontati. Non l’ho detto a nessuno, nemmeno a Lucia,leggi »

Lo sfigato della Cadillac   Georgie passa con la Cadillac cobalto bollosa di ruggine, la cintura di strass, il basso elettrico buttato sul sedile dietro, la capotte aperta, gli occhiali bianchi da sole coprono il suo sguardo anche quando piove. Si ferma in fondo alla strada sterrata dove termina laleggi »

 FINOCCHI «Pinocchio al porno! Buono! Pinocchio al porno»! Ti conosco da una vita e ora stiamo mangiando insieme. È bello pranzare con te, Ariel. Sorridi e guardi e sorridi e guardi. «Come fare lei signora! Pinocchio al porno!» Parli e le parole che dici sono sempre intervallate da punti esclamativileggi »

DI TATUAGGI BRUTTI, DI SCHERZI IRRINUNCIABILI E DI MAMME SPAVENTATE Da sempre sono fissata coi tatuaggi brutti. Quelli disegnati male, quelli storti, quelli che sembrano fatti in galera o dopo aver litigato con il tatuatore. Non sopporto i ritratti sul petto, da quello di Padre Pio a quello di Cheleggi »

Sull’altra riva «Ho poco tempo», le ripete guardingo, le dita chiuse sulle sue intorno al bicchiere. Lei prova a fermargli gli occhi coi suoi, scuri e speziati. Ad attrarlo. «Vuoi? È una storia lunga. Comincia così» dice, ma sa che l’abisso della sua scollatura, e il vibrare continuo del cellulareleggi »