Il valzer dei trapezisti
Oggi, chi più chi meno, siamo tutti trapezisti. Quasi tutti, dai. Ci lanciamo nel vuoto e volteggiamo nell’aria, senza rete, nella speranza che mani più forti ci prendano… intanto compiendo aeree capriole tra un modulo da compilare, una fila alle Poste, un anticipo Irpef da pagare, un lavoro che c’è e non c’è.
Danziamo in caduta libera, al tempo di un-due-ttrè, che poi è quello del valzer; un tempo così facile che chiunque può inventarci una melodia sopra (provate! fischiettate!).
A ben pensarci, però, è un tempo innaturale. È come se uno camminasse con tre gambe invece che due. E una di queste gambe, l’ultima sulla quale ti appoggi, sembra più corta, così fa da perno e ti fa girare, e girare, e girare; appunto, come in un valzer di Strauss, o di Šostakovič (che preferisco, gli fa ‘na pippa Strauss a Šostakovič). Ma devo dire: se non avessimo il valzer non avremmo scampo; l’unico tempo musicale davvero semplice e adatto a tutti sarebbe quell’un-duè, un-duè delle (marcie) marce militari.
A proposito: un amico che si mette lì e suona Rachmaninov come niente fosse (beato lui) mi ha detto che il Valzer dei Trapezisti è proprio una bella composizione, mi ha chiesto lo spartito e mo’ se la suona. Prendo e porto a casa, son cose che fanno piacere.
In questo video, oltre ad ascoltare questa mia appena-qui-sopra-lodata composizione, vedrete anche le fantastiche miniature di Dan Ohlmann, forse il più grande miniaturista di Francia, anche direttore del Musée Cinéma et Miniature di Lione.
L’amico Riccardo Torri, art director e regista, ha visitato il museo, filmato le miniature e creato questo piano sequenza un po’ misterioso, pieno di assenze e presenze, cui la mia musica fa da commento. Spero apprezzerete.
Apprezzate?
Bene, se apprezzate, vi rivolgo un appello. Posso?
Eccolo: comprate i libri e la musica che vi piace. Compratene di più!
Perché chi scrive libri e musica, a parte pochi casi clamorosi, è un po’ più trapezista degli altri.
Ps: sto leggendo “Martino di Tours” di Régine Pernoud.
© Doriano Zurlo
mi è piaciuto moltissimo il tuo valzer, i tuoi pensieri, il film. complimenti