“I sopravvissuti sono pericolosi, perché sanno che possono sopravvivere”
Questa frase è tratta dal romanzo “ Il danno” di Josephine Hart. È una di quelle frasi che ti si agganciano agli occhi, puoi strofinarti le palpebre all’infinito ma lei non se ne va. Resta perché contiene una verità oppure una menzogna in misura uguale. Spetta a noi la scelta, siamo noi quelli chiamati a rispondere. Le parole della Hart dicono una cosa vera? Chi sopravvive al terribile, colui che continua a funzionare nonostante il danno subìto, è realmente pericoloso? Sarebbe in grado di creare il terribile, consapevole che comunque lo si può superare? Oppure no, è tutta una menzogna, e a noi verrebbe da cambiarla questa frase, metterci parole diverse, più vicine alla lingua, ai denti, alla bocca, più dentro all’umano che siamo o vorremmo essere.
Cambiarla magari così: “I sopravvissuti sono misericordiosi, perché toccati dalla grazia di chi continua a vivere”. Detta in questa modo, ci convince? A me no. Io scelgo la Hart.
©Elena Mearini, 2016