(QUANDO LA POESIA NASCE DA UNA SIGARETTA)
Oggi voglio fare a meno, ridurre, accontentarmi di una misura piccola. Oggi mi limiterò ad accendere sigarette senza fumarle. Partecipo all’inizio ma mi astengo dalla fine. Lascerò che si consumino senza il mio intervento. Voglio fare a meno, tirarmi via, rinunciare. Tanto le cose non cambieranno, la sigaretta seguirà la solita sorte, di lei rimarrà il filtro che osserva la cenere. Ecco, accendo, tiro. Un solo tiro. Poi appoggio la sigaretta al posacenere e guardo. Il tempo se la fuma al posto mio. Così io posso fare altro. Ascoltare, per esempio. Ascoltare cos’ha da dire, la cenere che cade. Quali parole usa, il fumo quando sale.
Come cenere dalla sigarettaio mi stacco da te,
al colpo di dita
che vuole il destino.
© Elena Mearini, 2016