Desantis_Roby8732 osserva le sue unghie color perla glitterate, lunghissime, appena ricostruite dall’estetista. È felice, fiera, non saprebbe più come muoversi senza i suoi splendidi artigli, ha dovuto
reimparare a compiere ogni azione e adesso non riuscirebbe più neanche ad aprire una scatoletta di tonno senza quelle splendide propaggini luccicanti.
Gesticola sul lavoro, usa le dita come fossero corpi di ballerine classiche, indica uno smartphone con un Plié, afferra delle cuffie e Jeté, scusi dov’è il bagno? È lì, Fouetté.
Ha quarantotto anni, un figlio alle Medie, due ulcere non diagnosticate, scambiate per “ho mangiato troppo in fretta” e lavora in un negozio di telefonia. Sebbene tutto la stressi, in cuor suo è
felice del lavoro che fa perché le permette di gesticolare, esibire i suoi accessori, voltare la testa distrattamente, come fosse Marlene Dietrich, inducendo i suoi orecchini a sussultare. Tutto ciò che
indossa pende, rotola o la contiene con difficoltà. Ti sembra quasi di udire l’urlo di dolore di quel reggiseno che, ogni mattina, è costretto a sostenere la superficie della Sicilia e gli sballottamenti tra faglie
incazzate, provocati dalle sue monumentali mammelle.
Ipotizziamo che il suo nome sia Roberta, così come ci suggerisce l’identità dichiarata sul suo account Instagram. Segue ogni pagina di cronaca rosa, i reality, gli attori belli, gli attori brutti, gli attori
stronzi, le attrici che sono tutte rifatte e inutili oche, Signorini e Signoretti che dicono solo la verità, le pagine di cucina e quelle sul ellness.
Durante le pause di lavoro viene travolta dal bisogno impellente di sapere cosa sia successo nel mondo, durante i dieci minuti in cui ha dovuto illustrare le offerte di un gestore telefonico al cliente,
dunque afferra con ansia il suo cellulare e torna a scorrere le immagini sul social.
Brooke Shields ha scritto un altro libro, Romina Power ha scoperto cosa c’è nelle scie chimiche, Giulia Salemi ha avuto un figlio con Pretelli, ma che spontaneità questa foto! lei col pigiamino di seta, la
solita falsa, lui bello, però che gusti. “La nuova Ilary (Blasi)”, ma chi se ne frega, andasse a lavorare invece di farsi campare dai calciatori.
Sbuffa Roberta e si consulta con gli altri commessi, due colleghe sui quaranta e un collega sotto i trenta.
«Ilary è uguale alla Parietti, sarà il trucco o i filtri?»
«Fa’ vedere… ma no, che Parietti. È anche più giovane», risponde la Francy che è sempre interessata alle ultime notizie del mondo del gossip.
«Quando si rifanno la faccia diventano tutte uguali», lapidaria Roberta non ammette attenuanti sull’argomento.
Ha un’opinione su tutto, è in grado di elaborarla nel giro di pochi secondi e scolpirla nel marmo, tal che in nessun modo possa essere modificata ascoltando altre opinioni: è una persona di carattere,
coerente e tiene molto a dimostrarlo.
Scrolla velocemente prima che entri un altro cliente, cerca di macinare informazioni e opinioni, allena la sua mente a conoscere per deliberare grazie a pagine sulla nail art, Giovanna Estetista, peli
e lipo, acido ialuronico per aumentare le labbra che prima o poi me lo faccio, appena trovo un prezzo onesto, la cellulite, come effettuare un trucco da sera, guarda questa, sembra una pu…
puntini puntini, perché Roberta certe parolacce non le dice, si autocensura anche mentre pensa.
Si ferma su una pagina di wellness che legge per i consigli alimentari che non segue: c’è una foto di Michelle Hunziker, il post illustra un’intervista in cui la donna racconta di come la sua età biologica
corrisponda a 25 anni. Roberta si aspetta di leggere il nome di un famoso medico, una marca di cosmetici, nuove pratiche di chirurgia sperimentale, l’ultima disciplina ginnica dei vip, una dieta, invece
nulla di tutto ciò. La falsa e inutile soubrette che se non fosse per Ramazzotti a quest’ora stava a vendere carciofi al mercato, la prende pure in giro con i suoi consigli da privilegiata: mangiare sano, niente
zuccheri raffinati, niente fumo (questo le ricorda di aver saltato la pausa sigaretta), attività fisica regolare e atteggiamento positivo. Ci crede Roberta che Hunziker ha l’atteggiamento positivo, è una che
non deve lavorare per campare! Zompetta in uno studio televisivo, se la ride con quella paresi che spaccia per un sorriso e tutto il giorno lo dedica ai suoi trattamenti estetici. A lei cosa interessa?
Torna a casa alle diciotto, deve pensare alla famiglia, è stanca, mica può andare in palestra e comunque chi gliela paga? Hunziker? I pasti sani poi: ci crede proprio che quella donna cucini! Ci saranno
eserciti di cuochi e maggiordomi a casa sua. Ma quando lavori non hai tempo da perdere, fai colazione al bar, ti porti una merendina o compri una pizzetta e poi i piatti già pronti da scaldare in microonde
la sera, sono la regola per chi deve lavorare per campare.
Il dito scivola sul tastierino, sta per scrivere un commento che rimetterà tutti a posto: Hunzker coi suoi 25 anni percepiti e 48 per la questura, quell’account che non solo le ha fatto perdere la fumata
delle undici ma l’ha pure messa di cattivo umore, e tutte quelle sceme che stanno esprimendo approvazione sotto quel post.
Comincia a elaborare una frase molto piccata e ficcante, salteranno delle poltrone, piangeranno in molti.
Il tempo rallenta, l’aria si fa greve, è difficile respirare. I movimenti risultano pesanti. Il cielo si strappa, rumore di tuoni in lontananza, sta per scatenarsi un temporale. Il tempo compie gli ultimi scatti,
due, uno scricchiolio, si ferma.
Roberta può scegliere.
Volta il capo verso destra e intuisce che il suo livore per quella donna non c’entra nulla con le pratiche illustrate nel post: sembrano consigli sensati, che possono aiutarla a vivere nella miglior condizione di salute possibile. Questo è accettabile. Questo è auspicabile. Sta per scrivere la sua risposta standard: “smettetela di proporre questi modelli irreali, la vita vera è un’altra cosa, chi lavora non ha tempo per fare ginnastica, non può spendere per il personal trainer e non sempre riesce a cucinare come Masterchef”, ma si ferma. Rilegge i consigli di Hunziker e valuta voce per voce per capire se quella donna la sta provocando, ostentando il suo stile di vita privilegiato, oppure sta illustrando linee guida utili ed efficaci.
Come potrebbe lei fare le stesse cose? Se una donna senza grandi possibilità economiche volesse a tutti i costi essere più giovane e bella, e si impegnasse con tutta l’energia e le risorse del proprio
essere? Non abbiamo detto fin ora che Roberta ha un gran carattere? Forse… si può.
Roberta si infila nuovamente nel flusso del tempo, come prima azione raggiunge il cesto della spazzatura e getta via il suo pacchetto di sigarette. Niente prove, niente dimezzamenti, niente “solo una a
pasto”: le getta e vaffanculo al fumo. Adesso ha un desiderio disperato di fumare e ha pure gettato quel pacchetto nell’umido, contravvenendo a tutte le norme per un buon riciclo della spazzatura, ma non importa, ha deciso che non fumerà più e quel pacchetto resterà a far compagnia alle bucce di banana e ai panini mangiati a metà.
Non torna subito a casa dopo il lavoro, va a fare spesa per cucinare.
Nulla di impegnativo per oggi, solo una pasta al sugo e un cavolfiore. Stasera, quando sarà a letto, visiterà alcuni siti di cucina e salverà le ricette facili e leggere che imparerà a cucinare col tempo. Il figlio non ama i broccoli? Ha trovato dei video su Instagram che suggeriscono come rendere più invitanti le verdure, e più mette like a quei contenuti, più il social gliene propone altri simili. Polpette di broccoli, tonno e pan grattato. Facilissimo. Il ragazzino le adora, ne invoca quantità industriali. Domani proverà con le cotolette di spinaci. Scoprirsi brava in cucina la fa sentire una dea. Roberta comincia a dimagrire, le passa l’acidità di stomaco e il reflusso, dorme come un bambino, si sveglia riposata.
La palestra resta sempre una spesa che non può affrontare ma Michelle dice che è essenziale un’attività fisica regolare, quindi fa un giro su alcune pagine dedicate al fitness e trova dei corsi che si
possono seguire gratuitamente su You Tube. Ma non ha tempo, deve lavorare. Quando torna a casa il pomeriggio è stanca e deve pensare a cucinare, non può mica fare ginnastica la sera. Roberta
legge alcuni post incoraggianti, Lorella_Bella4022 che si alza alle 7.00 ogni mattina, fa mezz’ora di pilates, colazione coi pancakes fatti da lei e poi in ufficio. Ma come si fa? Già svegliarsi alle 7.30 è dura,
poi c’è il figlio da seguire. Ricomincia a provare rabbia nei confronti di quella maledetta modella di mutande che ha tempo e soldi per mantenere i suoi cazzo di 25 anni, mentre lei non può perché… già,
perché? La donna non è più abituata a ragionare da vittima, il gusto del livore non è più così squisito, la frustrazione preferisce guarirla piuttosto che mascherarla con delle scuse nelle quali non crede.
Roberta prova a svegliarsi mezz’ora prima, ha sonno ma ha fiducia nel fatto che sia solo questione di abitudine, poi che diamine, è solo mezz’ora di anticipo. Impara le prime posizioni di pilates seguendo
un account su You Tube, sbaglia metà della sequenza ma invece di bestemmiare sonoramente, decide che entro pochi giorni tutto le verrà meglio. Passano due mesi dal giorno in cui ha gettato il pacchetto di sigarette, Roberta non sta tenendo il conto del tempo ma se ne accorge controllando alcune scartoffie in negozio. Sorride, è soddisfatta. Non sa quanti chili abbia perso perché non è abituata a pesarsi ma sicuramente è scesa di due taglie, ha dovuto rinnovare tutto il guardaroba. Il suo obbiettivo non è essere come Michelle Hunziker perché non vuole rinunciare a qualche dolce, un bicchiere di vino ogni tanto e poi non le interessa fare ore di sport che necessiterebbero di un istruttore e dei buoni macchinari. Potrebbe farlo, i soldi si trovano, ma le piace mantenere i suoi ritmi, tutto qua.
Roberta è serena e si sente bene.
«Roby, vieni fuori con noi, la pausa è quasi finita. Mi offri una sigaretta?» urla Francy, appoggiata al muro, fuori dal negozio.
Roberta volta il capo verso sinistra, ricomincia a respirare, per un attimo le è sembrato di restare senza fiato. Stava facendo una cosa, ci pensa, ha il telefonino in mano, «arrivo, scrivo una cosa e ti raggiungo».
Comincia a digitare ” smettetela di proporre questi modelli irreali, la vita vera è un’altra cosa”…
©Ale Ortica