Come tutti, amava edificare un tempio alla lontananza. Il suo unico lavoro era vivere. Per il resto era disoccupato. Per lui perdere tempo era guadagnare tempo. Perché? Aveva avuto da se stesso l’incarico di investigare su se stesso. E allora la sua scrittura era diventata la goccia che fa traboccare il vaso. Cercava una piccola luce nel buio che aveva dentro, tutto qui. Ma cosa c’era nel buio che aveva dentro? Ogni tanto si ritrovava senza niente da scrivere, senza niente da guardare, senza niente da desiderare. Ma
io non sono Lazzaro, diceva. Non mi alzerò dopo morto e non tornerò a camminare.
Non per altro, non ne ho nessuna voglia.
©Davide Marchetta