L’Amore al Tempo della Lira – Banda Venturi

Il mini ciclo di album dedicati all’Amore si conclude almeno per il momento con L’Amore al Tempo della Lira della Banda Venturi. Un disco che non riprende testi della tradizione italiana come i due precedenti (Concerto d’Amore, Grand Tour vol. 1), ma come i precedenti racconta la complessità di questo sentimento. Le dieci poesie che compongono l’album portano la firma del poeta – cantante Gianni Venturi e chi conosce i suoi numerosi progetti potrebbe stupirsi di un album folk-pop ma, per me che lo seguo da anni, non è altro che una conferma: l’Amore anche nei versi più amari, quelli che mettono a nudo la follia di questo tempo becero, è il fil rouge di ogni opera.
L’Amore al Tempo della Lira va dunque considerato più come un cambio di prospettiva che una svolta nel modo di scrivere e di pensare: se il poeta prima ha esortato, spesso invano, una società sull’orlo del baratro politico e sociale a fermarsi e a riflettere, adesso sembra ripartire dall’Amore e con i suoi versi ne illumina i diversi aspetti.
Uno di questi è quel luogo della memoria e dell’anima che è la famiglia nonché luogo dove si acquisiscono i valori fondamentali di educazione e civiltà: non è un caso che lo sgretolarsi di questo sistema stia avendo ripercussioni su ogni aspetto della vita sociale. La famiglia è dunque uno dei punti cardine della poetica di un album introspettivo e intimo che la poesia rende universale. La Mia Famiglia, brano che simbolicamente chiude l’album, è quello più intenso dove è possibile scorgere figure che vivono nel ricordo e ritrovarsi in tutte quelle contraddizioni affettive che inevitabilmente si creano all’interno di ogni nucleo familiare e che spesso lasciano profonde cicatrici e vuoti incolmabili. Un brano personale che la poesia universalizza e nel quale non è difficile cogliere il messaggio implicito: superare gli ostacoli e godere degli affetti più cari il più a lungo possibile. L’Amore diventa in Salvami elemento salvifico, rifugio primo e ultimo da quelli che sono i disvalori sociali che inevitabilmente influenzano anche il nostro agire. Devi Volerti Bene è il brano che ha lanciato l’album e da cui è stato tratto il video firmato da Lucien Moreau. Un connubio ormai consolidato quello tra il regista e il poeta che non delude mai. Il brano è dedicato alle donne, che sono il perno della società ma che ne sono anche le prime vittime. Volersi bene, come dimostra il video, è un invito che va ben oltre a quella che è la violenza fisica e psichica che le donne subiscono. L’Amore al Tempo della Lira, come è facilmente intuibile dal titolo e dalla bella copertina elaborata dal batterista Gigi Cavalli Cocchi è un album a tratti nostalgico ma nel contempo profondamente radicato nel presente.
Ma è soprattutto un album autentico che racconta episodi di vita vissuta e a raccontarli è una famiglia: Gianni Venturi ha scritto le liriche e Valerio Venturi partecipa suonando il basso, ma il lavoro non sarebbe stato così emozionante se Maurizio Venturi non avesse creato le giuste atmosfere scrivendo la Musica.

©Fortunato Mannino

La Banda Venturi
Gianni Venturi
Maurizio Venturi
Valerio Venturi
Lucien Moreau

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