Scusi, avete “La vita pratica: distruzioni per l’uso”?
È rimasta l’ultima copia.
La prendo.
Ma non vuole dare un’occhiata prima di acquistarlo?
No, no, lo compro in ogni caso.
Ah, quindi sa già di cosa parla?
In un certo senso.
Capisco.
Di cosa parla?
È la storia di uno che rivela tutto ciò che sa a cinquecento fogli bianchi.
Il diario di un pentito, insomma.
Tutt’altro. Il protagonista del libro è uno che non riesce a pentirsi proprio di niente.
E parte per le crociate.
Ah, vedo che qualcosa la sa. Sì, ma non sono le crociate che conosciamo, quelle che abbiamo studiato. Queste sono ambientate nel futuro.
Lo definirebbe un libro di fantascienza, quindi?
Certo. Originariamente il titolo doveva essere “3207”.
Se ho capito bene, l’autore s’è immaginato che fra mille anni ci saranno nuove guerre di religione?
Sì, Attila David, il protagonista è un poeta che non riesce a vivere come tutti gli altri. La vita comune lo annienta. Allora, decide di diventare un crociato. Ma solo perché c’è qualcuno che lo paga per andare a uccidere innocenti nel nome di Dio ai confini della galassia.
Crociate interstellari: l’idea mi fa sorridere.
Le confesso che ho cominciato a leggere che mi divertivo. E poi non mi sono divertito più.
Ma lei che mi consiglia, in definitiva?
Mi scusi, non volevo farle passare la voglia di.
È che mi sembra troppo impegnativo.
E allora cosa le do?
Ce l’ha l’ultimo di Vespa?
Certo, le faccio una confezione regalo?
No, grazie, è per me.
©Davide Marchetta