Ore 19,30, puntuali come un’ispezione del Fisco, suoniamo in gruppo al campanello della Niny: è la nostra Serata Mensile Cena in Casa a Tema e questa volta la scelta è caduta sulle ricette maghrebine.
A dire il vero, a parte la St. Mary che fece una vacanza in Marocco con l’allora fidanzato per festeggiare la laurea, nessuna di noi è mai stata più a sud di Santa Maria di Leuca, ma è lo spirito che conta.
E pure l’appetito aiuta.
La Niny ci accoglie con un caftano lungo fino ai piedi che secondo lei fa molto Lawrence d’Arabia e secondo me è più Riccione Pensione Esmeralda anni ’70, luci soffuse, musiche orientaleggianti e una puzza di incenso da stendere morti.
E infatti la Tatty, sensibile agli odori violenti, inizia a starnutire.
«Niny – sbotta la Pinty, delicatissima – ma cos’è ‘sta puzza tremenda?»
«Rosa di Damasco – risponde la padrona di casa – volevo fare atmosfera.»
«Oppure coprire l’odore di cavolo marcio.» osserva la Tatty soffiandosi poderosamente il naso.
«Fuochino – ammette la Niny – in effetti ho bruciacchiato il cous cous ma tranquille, ho rimediato.»
«Niny, diobono – le chiedo – mi spieghi come hai fatto a bruciare una cosa che va coperta di acqua calda e lasciata risposare? Anzi no, non spiegarmelo, preferisco morire felicemente ignorante.»
Di tutte noi le culinariamente meno dotate sono la Ciccy e la Niny, ma mentre la Ciccy ha fatto pace con questa cosa e si è auto eletta cantiniera del gruppo con il compito di rifornire di vino le serate casalinghe, la Niny si impunta a provare e riprovare, con risultati altalenanti che possono andare dall’accettabile al crimine contro l’umanità.
«Qualcuno stappi subito una bottiglia di rosso – mugola la Pinty schiantandosi sul divano – ho avuto una giornata infernale.»
«Niente vino.» rivela la Ciccy aprendo due sporte piene di…bottiglie di acqua minerale.
«Acqua?» il pollaio si esprime con un’unica schifatissima parola.
«Ma scusate – chiede la Ciccy – in quelle zone son tutti musulmani, mica bevono alcol. O no?»
«Ciccy non ti tiro il collo solo perché non ho abbastanza energia per occultare il tuo cadavere.– ringhia la Pinty dal fondo del divano – Gugola, benedetta donna, gugola! Guarda: vini Tunisia e ti si apre un mondo di etichette. E vogliamo vedere che funziona anche per vini + Marocco?»
«Oh.» la Ciccy ha un’aria mortificata mentre sotto il suo sguardo e sotto l’indice della Pinty scorrono decine di foto di bottiglie. Di vino prdotto nel Maghreb.
«Ma nemmeno una cola da mescolare al rum?» chiedo speranzosa.
«Ho letto che dopo l’11 settembre in molti di questi paesi hanno iniziato a boicottare la coca-cola…» risponde lei sempre più avvilita.
«Ciccy è la serata maghrebina, non la serata ISIS!» protesta la St. Mary.
«Dai ragazze, basta brontolare – interviene la padrona di casa – per fortuna ho una piccola scorta di bottiglie e ho già messo in fresco uno champagne rosato!»
«Uh, il mio preferito.» commento io.
«E nel decanter c’è un Soave del 1987 che andrà benissimo con la tajine di manzo!»
«Il mio vino preferito.» osserva la Pinty.
I nostri sguardi si incrociano: «Niny, devi dirci qualcosa?»
«Cosa ci nascondi?»
«Non sei malata, vero?»
«Ragazze siete tremende, non vi si può nascondere niente. Un momento solo…»
La Niny ci fa accomodare a tavola, poi sparisce in cucina e torna con lo champagne, che in un attimo finisce nei nostri bicchieri.
«A chi o che cosa brindiamo?»
«Ragazze devo dirvi una cosa importante…»
«Vai in pensione!»
«E sì, è mica una puntata di Star Trek: fantascienza pura.»
«No, io…»
«Sei finalmente in menopausa?»
«Ma no, lei è in menopausa da due anni, non è lei Ovaie Ribelli…»
«Pinty?»
«Sì?»
«Cretina!»
«No, ragazze… »
«Cambi casa? Peccato, questa mi piace così tanto…»
«Ma no è che…»
Il chiacchiericcio gallinaceo si è fatto insostenibile e il grido della Niny esplode sovrastandoci: «Ragazze, MI SPOSO!»
Per qualche istante su di noi cala una sorta di silenzio post atomico.
Sguardi che vanno dallo smarrito all’allarmato.
Poi prendo coraggio e faccio la domanda che ognuna di noi vorrebbe fare: «Con chi??»
«Come “con chi”? Ma ti sei bevuta il cervello? Con Pierugoberto, no? Oramai è un anno che ci frequentiamo.»
«Appunto: è solo un anno. Che cos’è tutta questa fretta?»
«Ragazze, Pierughy ha compiuto i 63, io…lo sapete. Insomma, non siamo due ragazzini, che senso ha aspettare?»
«Ma che senso ha sposarsi?» chiede la St. Mary.
«E io che speravo che sareste state felici per me! Siete le mie migliori amiche! Possibile che non riusciate ad accettare il mio Pierugoberto?»
«Non è questione di averlo accettato o meno – replica la Pinty – saremmo perplesse anche se tu avessi un fidanzato normale!»
«Iene! Siete delle iene!»
Non ho mai visto la Niny così agitata e nervosa, sembra quasi sul punto di scoppiare in lacrime.
«Va bene ragazze, vediamo di calmarci – dico io cercando di placare gli animi – e tu Niny perdonaci, ma sai come la pensiamo sul matrimonio in generale. Ci hai prese alla sprovvista.»
La Niny sospira, tira su col naso, sospira di nuovo e poi ci guarda.
Che altro starà per rivelarci?
«Beh, almeno sappiamo che non puoi essere gravida.» sentenzia la Tatty con la consueta grazia di un panzer tedesco che invade la Polonia.
«Alla nostra età – chiosa la Ciccy – matrimonio non fa rima con maternità ma più con… reversibilità.»
«Beh, ma allora finché morte non vi separi sembra quasi un felice augurio.» commenta la Pinty.
«State per farmi esplodere il cinicometro.» dico io.
«Ha parlato l’imbattuta olimpionica cintura nera di cinismo 1995-2023.»
«Tutta la vostra perfidia non basterà a farci cambiare idea – annuncia ieratica la Niny alzandosi in piedi e sfidandoci con lo sguardo – io e Pierughy ci sposeremo entro l’estate. Se sarete al mio fianco ne saremo felici, diversamente ce ne faremo una ragione. E adesso vado a prendere gli antipasti!»
Poi, con l’andatura fiera di una regina, si dirige in cucina, seguita dalla Ciccy e dalla Tatty che cercano di farsi perdonare dandole una mano a servire in tavola.
«Bon – commento lugubre – ce la siamo giocata. Pierughy ha portato a casa la partita.»
«Al massimo il primo set – profetizza ottimista la Pinty – ci vuole ben altro che un Pierugoberto qualsiasi a fregarci la Niny.»
(Continua)
©Viviana Gabrini, 2024